Regia di Oren Peli vedi scheda film
Un film sconfortante, pessimo sotto tutti i punti di vista. Nemmeno lo spunto, pur affascinante sulla carta, ti prende più di tanto, viste le motivazioni alquanto deboli che stanno alla base del racconto (per usare un eufemismo). Lo sviluppo non si discosta per nulla da quello già visto e rivisto, però in questo caso in peggio. Solite inquadrature al Parkinson, soliti cazzoni come protagonisti, identici a tante carne al macello mandata al massacro. Neppure un briciolo di inventiva, tantomeno di tensione.
Solo una noia profonda diretta da un regista che ha vinto un terno al lotto con Paranormal Activity, tornato dopo tanti anni dietro la macchina da presa e di cui personalmente non ne sentivo la mancanza. Sospensione dell'incredulità mi può stare bene, ma penetrare con una facilità estrema in quella che dovrebbe essere tra le aree più sorvegliate del pianeta, qualche perplessità la suscita. Specialmente per il fatto che i protagonisti non sono proprio dei geni.
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