Regia di Oren Peli vedi scheda film
Oren Peli, più che un regista, si fa per dire, è ormai un "brand", dopo il successo di "Paranormal Activity", nel 2007. Fare un film alla Oren Peli è diventato una moda e il fenomeno "found footage" è esploso in tutte le sue variegate forme, con film più o meno riusciti. Quindi che c'è di meglio di un film alla Oren Peli girato da Oren Peli? E che c'è di meglio di ambientarlo nella sfruttatissima Area 51, luogo ormai più mitico che reale? In questo pasticcio orribile, si prende lo stampo di tanti, tanti altri film del genere, troppi, e si costruisce una trama inesistente, paradossale e non credibile, in cui i soliti bambocci, stavolta infoiati di extraterrestri, riescono con incredibile facilità non solo a penetrare nell'Area 51, ma anche a discendere nelle sue viscere, in cui, provate a indovinare, cosa si nasconderà? Scommetto che ci siete arrivati in 6 secondi netti. Nel film non succede nulla, ma veramente nulla, anche nella canonica seconda parte dei canonici novanta minuti, in cui, in teoria ci dovrebbe essere il cuore pulsante di un film di questo tipo, e invece è tutto un nauseante ripetersi di corridoi, infrarossi, corridoi, porte che si aprono e si chiudono, visori notturni, infrarossi, gridolini, corridoi e immagini più o meno fuori fuoco. E corridoi. Uno spreco totale di mezzi, pochi, e una presa per i fondelli. "Hangar 10", dell'inglese David Simpson, uscito nel 2014 e paragonabile per idea, a confronto, è "Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo". Questo è una schifezza.
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