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Senza freni

Regia di David Koepp vedi scheda film

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La recensione su Senza freni

di alan smithee
5 stelle

A New York molti corrieri espresso si sono industriati a consegnare missive e pacchi rapidi con consegna in città, utilizzando la bicicletta: Wilee è un appassionato di corsa in bici e ogni anno finisce sempre tra i premiati come più abile tra i velocisti in lizza. Il lavoro che gli viene assegnato lo esegue con la sua amata bike essenziale e rozza al primo sguardo, rigorosamente NON dotata di freni, impegnato a schivare ostacoli e pericoli di ogni genere pur di arrivare in tempo alla meta.

Quando un giorno come altri una cliente ricorrente gli consegna una sua lettera personale, incaricandolo di consegnarla con estrema urgenza a Chinatown, e poco dopo un meticoloso poliziotto lo ferma incitandolo a consegnargli la missiva, tra i due si innesca una sfida all'ultima rincorsa, ove il ragazzo in fuga cerca di difendere la riservatezza del proprio semvizio, mentre il poliziotto, dai metodi maldestri e violenti, cerca di appropriarsi dell'incarto, che custodisce documenti scottanti che gli potrebbero consentire di sistemare un losco intrigo su cui sta lavorando da tempo. 

La trama è tutta qui e finisce per essere un pretesto per giustificare l'azione adrenalinica che popola e governa buona parte del film.

Joseph Gordon-Levitt da parte sua è perfettamente tagliato per il ruolo, e la parte gli consente di mettere in mostra nuovamente una sua certa predisposizione per i ruoli "fisici" e movimentati, rischiosi ed adrenalinici, pur non disponendo di un fiusico prorompente e scolpito al pari degli action actor anni '80 come Swarzy & Stallone.

Michael Shannon ci fornisce un altro colorito ritratto di mechant a cui sa dar volto e parola meglio di molti altri suoi colleghi coetanei, ma non stupisce né regala vere emozioni, legato troppo al manierismo che contraddistingue il suo personaggio manesco, eccessivamente sopra le righe.

Il regista David Koepp, validissimo sceneggiatore soprattutto quando si limita a tale ruolo (dalla sua penna molti film eccezionali come Cattive compagnie, La morte ti fa bella, Jurassick Park, Carlito's Way, Panic Room, Omicidio in diretta, Mission Impossible), qui come in altre sue regie si accontenta di far "quadrare il cerchio" e il film, un pò puerile ma divertente, diretto nel rispetto di un ritmo piacevole, finisce per esaurirsi in un semplice prodotto di puro intrattenimento, senza alcuna velleità né spessore che invece ci si aspetterebbe da un autore del suo calibro, specie quando si impegna anche a curare la regia di ciò che scrive e sceneggia.

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