Regia di Juan Diego Solanas vedi scheda film
Non grideremo al capolavoro, ma accetteremo di buon grado questa versione fs di West-End girls and East-End boys, anche se un po' troppo favolistica.
La fs ci ha abituato da tempo alla “doppia Terra” (Another Earth, Melancholia, più tutta la fila di universi paralleli), un escamotage che sfrutta il quasi-uguale per sottolineare il diverso. La trama è lineare e ovvia: ragazzo del mondo povero e sfruttato che aspira a ragazza del mondo ricco e sfruttatore. Ci riuscirà? Provate a indovinare.
Ma in questo film l’ideona è di separare i due mondi di pochi metri, sospendendoli l’uno sull’altro, il che crea un’interessante zona ibrida, di confine, in cui regole fisiche e sociali si confondono e sovrappongono. Lo spunto non è banale, perché in prossimità del confine ogni metro ceduto o conquistato diventa cruciale, e l’attenzione dello spettatore si intensifica. Così assistiamo alla “scalata” del nostro eroe (Jim Sturgess) che, novello Jack Dawson/Di Caprio (Titanic), usa tutta la sua proletaria astuzia per raggiungere la vicina e al contempo lontanissima Kirsten Dunst, la bella e impossibile del mondo ricco cui giurò ricambiata amicizia ai tempi dell’infanzia.
E qui è necessario dire che scenografie ed effetti speciali fanno ben di più che sostenere il plot, arricchendolo di tutte le suggestioni di spaesamento che gli sceneggiatori sono riusciti a escogitare: quel che si dice un lavoro molto professionale.
Tra le figure di contorno spicca Timothy Spall, uno degli uomini più brutti del mondo, che abbiamo conosciuto nelle vesti di vile topo al soldo di Voldemort nella saga harrypotteriana e che in seguito ci ha interessati con la biografia di Turner. Così prevenuti, ci chiediamo quali truffe e inganni ordirà ai danni del fiducioso east-end boy. Beh, lo vedrete (sono cattivo e non ve lo dico).
Senza farla troppo lunga, il mio giudizio sul film è positivo. Merito al 40% dell’idea, al 40% delle scenografie, al restante 20% di Spall. Un capolavoro? No. Ma un film godibile e di gran lunga meno logicamente incasinato di Inception. Con meno lune romantiche e nuvole suggestive sarebbe stato un film buono.
ps: fisici e ingegneri si astengano dal commentare le mille assurdità della doppia-gravità. La pellicola non è un trattato sulle onde gravitazionali.
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