Regia di Brad Bird vedi scheda film
Sono passati molti anni dal primo Piscion Impossibile, che era addirittura dei tardi anni ’90. Siamo al quarto della serie, e sempre con un signor regista al comando, e sempre diverso. Aveva cominciato Brian De Palma, poi John Woo (meno riuscito), quindi il terzo, di J.J. Abrams (e non era granchè neanche quello). Ora c’è Brad Bird, e c’è pure un titolo normale, e non i soliti MI-II o MI-iii (si erano sprecati).
Siamo saliti di livello per qualità, e anticipo che se non era per un finale troppo molle, discordante e inverosimile, sganciavo l’8 . Azzeccate le spalle di Tom Cruise, vedi Simon Pegg, ad esempio; fantastiche le location, come si dice oggi, tra cui il palazzo più alto al mondo a Dubai, per alcune scene da cagarsi addosso. Gran ritmo, storiella banalotta e stravista, ma ci può stare; alternanza di tensione e umorismo, insomma, mi pare funzioni; il finale costa un punto secco e darò sette.
Tom ha la sua età ma è ancora in palla; onesti e interessanti anche la tettona al suo fianco e un po’ tutti gli attori, anche i cattivi o pseudo tali.
La critica ha approvato; il botteghino è stato felice felice: a fronte di costi al solito “vergognosi”, gli incassi sono stati ottimi, facendone il Mission Impossible di maggior successo (i primi due, tenuto conto dell’inflazione, dovrebbero stargli sopra, ma se consideriamo i dollari incassati, così è) e il film con maggiori incassi con Tom Cruise nel cast (discorso analogo). E’ al momento il 54° incasso di sempre, nella storia del cinema.
Rinvigorisce una serie un po' in difficoltà qualitativa
L'età ormai c'è, ma se la cava bene
Ottima scelta, completa bene la squadra
Ingresso interessante
Discreta e tettona
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