Regia di Brad Bird vedi scheda film
Strabiliante. Nuova linfa vitale per una serie che credevo avesse già detto tutto il possibile. I fan dell'azione/spionaggio troveranno pane per i loro denti. La trama è abbastanza semplice, ma ciò che conta è l'innovativa attenzione dedicata all'intera squadra di personaggi e alle loro interazioni. Altra scelta apprezzabile è l'aver introdotto una certa dose di (auto)ironia, che garantirà un discreto e sincero divertimento, per un paio d'ore all'insegna dello svago. E una volta tanto si sono decisi ad umanizzare il supereroe protagonista, non più infallibile (soprattutto quando cerca di agire da solo) e con qualche vulnerabilità mai vista nei capitoli precedenti. Certamente ancora può permettersi acrobazie alle quali nessun mortale riuscirebbe mai a sopravvivere, tuttavia questa piccola evoluzione aggiunge un tocco inedito che è apprezzabile.
Se c'è qualcosa in questo film che forse mi ha deluso un po' è stata soltanto l'assenza di un vero e proprio avversario. Sì, c'è un cattivo ed è anche pericoloso, ma qualcosa sembra mancargli, venendo sovente surclassato per carisma da una di quelle che comunemente dovrebbe essere una semplice pedina del gioco. Pertanto il conflitto finale non raggiunge il pathos che ci si aspetterebbe. Ma si tratta di una carenza in ogni caso perdonabile, essendo qui la coralità il vero scopo perseguito e non l'esaltazione dei singoli. E gli impegni/ostacoli non mancheranno affatto ai nostri eroi.
Mission: Impossible - Protocollo Fantasma offre allora esattamente il tipo di azione bramata dagli appassionati. Di conseguenza, per intrattenere è l'ideale. La vera missione impossibile sarà dunque il riuscire a resistergli.
La quarta pellicola della saga vede per la prima volta il leader Ethan Hunt interfacciarsi con una nuova squadra, costituita da membri da lui non scelti. Nella loro squisita alchimia si cela la chiave del successo per l'intero film e probabilmente ciò significherà che in futuro non avremo più un solo personaggio al centro, come invece accaduto finora (anche perché l'età avanza per tutti). Formula vincente non si cambia, giusto?
Bravo Michael Giacchino, non delude le aspettative. Musiche perfette per accompagnare l'azione. Ovviamente richiama in più occasioni il tema di Lalo Schifrin caratteristico della serie (in tutta la sua potenza al termine dei titoli di coda).
Nulla! Buono così.
Il solito Ethan Hunt. Solo un po' invecchiato e più umano.
Il tocco di comicità con il suo Benji Dunn non guasta affatto.
Buona prova, solida e onesta, nel ruolo di William Brandt.
Una riuscita Jane Carter. Quota rosa colmata con piacere.
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