Regia di Brad Bird vedi scheda film
La squadra di super-agenti capitanata da Ethan Hunt viene incaricata del furto di dati che permetterebbero l’identificazione di un pericoloso terrorista, detenuti all’interno del Cremlino; ma le cose non vanno come sperato e si ritrovano incolpati di un attentato dinamitardo e braccati da tutti.
Quarto capitolo delle avventure “impossibili” di Tom Cruise e del suo (ormai) alter ego agente dell’I.M.F., lontano dall’immaginario da guerra fredda dell’esordio diretto da De Palma e più vicino agli altri capitoli della serie, il secondo, energico ma incompiuto (diretto da uno svogliato John Woo) e il terzo, più orientato all’azione pura (diretto da J.J. Abrams). Anche qui le pause meditative e gli approfondimenti (?) dei personaggi vengono lasciati (molto) a margine di un rocambolesco caleidoscopio di immagini ove l’azione la fa da padrone assoluto. Il trend “tecnologico”, perimenti, viene ampiamente rispettato e ci vengono mostrati, continuamente, fantasmagorici aggeggi utilizzati con naturalezza dal nostro eroe nelle situazioni più disparate. Permane, comunque, un umanesimo spionistico di fondo che si ispira a James Bond ed alla sua proverbiale capacità di improvvisare, qui portata all’estremo dal personaggio principale, più reattivo e pronto di un felino. Il divertimento è assicurato, insomma, se si lasciano da parte la verosimiglianza o pretese di autorialità (se non seriale) e se si “tara” il proprio cervello alla modalità “visione senza impegno”. Le oltre due ore del film, quindi, scorrono con piacevolezza, con poche sequenze inutili (tutta quella della festa a Mumbai ove si prova, stancamente, a “bondeggiare”), pochi “product placement”, qualche buco di sceneggiatura e una sana dose di ironia che percorre a volte la trama, soprattutto grazie alla discreta verve di Simon Pegg. Buono, infine, l’apporto degli effetti speciali e dei molti stuntmen impiegati quali controfigure dell’ingessato Cruise, il quale mi è apparso, complice forse l’HD che, appunto, “definisce” le imperfezioni (rughe) o la pulizia visiva del Blue Ray, ancora più tozzo e imperfetto del solito, seppur ancora sufficientemente in parte. Non si poteva chiedere di più.
Veloce.
Accondiscendente.
Limitato.
Frenato.
Inerte.
Scollata.
Morto.
Poco interessato.
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