Regia di Al Pacino vedi scheda film
Al Pacino, prima di diventare star cinematografica di fama mondiale, nasce come attore teatrale. Durante tutta la sua carriera ha continuato a varcare i palcoscenici teatrali con opere per lo più tratte da Shakespeare, ma anche da altri autori quali Brecht e Oscar Wilde. Il suo amore viscerale per il teatro, del resto, è testimoniato dalle sue (uniche) due regie cinematografiche, ispirate entrambe a rappresentazioni che lo stesso Pacino aveva portato a Broadway, ovvero Riccardo III da Shakespeare e Salomé da Oscar Wilde. Riccardo III - Un uomo, un re (1995) era stato un ottimo esperimento di trasposizione, con una interessantissimo mix tra documentario e rappresentazione teatrale. Wilde Salomé ripercorre quella strada già tracciata, proseguendo nella sperimentazione filmica. Qui Pacino riproduce il teatro nella sua totalità, mettendo in scena un atto unico e rendendo l'idea che lo spettatore si trovi di fronte ad un vero e proprio palcoscenico. La scenografia e l'unità di luogo sono rispettati rigorosamente, con l'aggiunta di musiche e la particolarità di interpreti che recitano in abiti moderni. Pacino affida il ruolo principale ad una quasi esordiente Jessica Chastain, che domina la scena con la sua incantevole bellezza ed il fuoco interiore di una interpretazione esplosiva (splendida nel ballo promesso ad Erode), e riserva per sè stesso il ruolo del re Erode, tramite il quale sfoga il suo temperato gigionismo istrionico. Il risultato è abbastanza discontinuo, non ai livelli della sua prima prova da regista. Ma Wilde Salomé è comunque un'opera che lascia il segno. Realizzato nel 2001, è stato distribuito in Italia soltanto due anni dopo, in lingua originale sottotitolato e tagliato rispetto alla prima edizione. Nessuno lo ha visto però... Ennesima dimostrazione della nostra povertà distributiva.
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