Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
La famiglia Miller viene sequestrata nella sua casa da una banda di rapinatori in cerca di bottino: inizia una drammatica (vabbe'... si fa per dire) guerra psicologica nella quale tutti hanno dei segreti da nascondere. A dispetto di una coppia di attori protagonisti che (magari fino a qualche anno fa) sarebbe stata da blockbuster, "Trespass" segna il definitivo infognamento di Joel Schumacher nella serie B del cinema, non quella degli omaggi tarantiniani ai film di genere, ma proprio quella, tristissima, che bypassa le sale per finire direttamente in homevideo, con il vero e proprio marchio d'infamia dell'opera che non si ritiene manco degna di riuscire a far staccare qualche biglietto. Non che il regista newyorkese sia mai stato un fuoriclasse, intendiamoci, ma c'è stato più di un momento nel quale sembrava davvero sul punto di tirare fuori qualcosa di realmente significativo. Stringato thrillerino con consueto corollario di (fiacchi) colpi di scena, "Trespass" è davvero poca cosa: ambientazione claustrofobica, cast di sette attori (di numero) e qualche comparsa, totale assenza di analisi psicologica dei personaggi (tutti tagliati con l'accetta), assenza di sottotrame, suspence moderatissima... due stelle risicatissime.
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