Trama
Due storie ambientate in periodi e luoghi differenti scorrono parallele fino all'inevitabile punto di ricongiunzione. L'amore incondizionato di una madre (Vanessa Paradis), che cresce con difficoltà il figlio Laurent affetto dalla sindrome di Down nella Parigi degli anni Sessanta, va incontro alla disintegrazione delle sue certezze e all'ossessione quando nella classe che Laurent frequenta arriva una compagna con le stesse problematiche, mentre Antoine (Kevin Parent), deejay nella Montreal degli anni Duemila, è alle prese con la maggiore delle due figlie, convinta di poter aiutare la ricongiunzione dei due genitori separati grazie all'uso della loro canzone d'amore.
Note
Per raccontare storie così, fuori dalla misura dell’uomo, ci vogliono forme fragili e impetuose, forme del dubbio e dell’irruenza, gli eccessi kitsch di L’albero della vita di Aronofksky, il mélo sghembo di Un’altra giovinezza di Coppola, la filosofia sofferta dell’ultimo Malick. Qui c’è solo matematica dell’emozione. La sicumera sentenziosa del prodotto midcult.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (1) vedi tutti
Ci sono tanti modi di raccontare un film come questo,sicuramente impegnativo,purtroppo il regista ha scelto quello che ho preferito di meno.Confuso ,con poco approfondimento psicologico nei dialoghi,troppo veloci...a volte mi e' sembrato di vedere un videoclip lungo due ore.Questo e' il mio parere naturalmente...poi ognuno ha il suo.
commento di ezio