Regia di Ami Canaan Mann vedi scheda film
film dalle molteplici potenzialità, ma piuttosto inespresse. e nello stesso tempo un film forte che coinvolge nelle sue trame mefitiche senza un finale che renda giustizia ad un film tutto sommato niente affatto male. sembra che agli sceneggiatori e alla stessa regista infondo interessi poco lo sviluppo delle indagini, come del resto anche a chi guarda il film, il meccanismo investigativo risulta una parte del plot piuttosto secondaria. sono le relazioni interpersonali che si vengono a formare che danno un vero senso al film. del resto quelle paludi nelle quali sparire o far sparire diventa facile come fare due passi a piedi, sono come un vaso di pandora che aprirlo è forse fin troppo pericoloso. c'è il solito serial killer che rapisce, tortura e fa sparire giovani ragazze, molte delle quali in fuga da qualcosa, lontane da casa senza nessuno che s'interessi a loro o se ne prenda cura. sembra troppo facile accanirsi su esseri già presi di mira così ferocemente. eppure il malato schizzato di turno, ne approfitta e comincia a fare un giocetto coi due detective che seguono il caso, facendoli assistere in diretta telefonica mentre giustiziano una preda. personalità complesse e contorte come brian, già minato da un altro caso irrisolto. il collega mike del posto, e la sua ex moglie pam della giurisdizione che si occupa delle paludi. la ragazzina ann e la famiglia disfunzionale con una madre ubriacona sempre indaffarata con uomini. un criminale nero e uno bianco che sembra catalizzare le attenzioni di mike soprattutto. purtroppo i personaggi sono tanti e gestirli va un pò aldilà di sceneggiatori e regista. uno in particolare si perde e sembra proprio buttato via una volta che non serve più. altri invece emergono prepotentemente dopo che sono stati lasciati a riposare in attesa del momento giusto che sembra arrivare troppo improvvisamente. nonostante tutto alla fine, grazie alle paludi e alle sue nebbie velenose che sembrano avvelenare le menti già compromesse di chi vi abita attorno, non è poi così male, e il film lascia un certo segno. bravi gli attori. un sufficientemente dolente jeffrey dean morgan si affianca ad un tirato e in parte sam worthington, che a me è proprio piaciuto. la chastain è un pò in cliché, ma il tempo per definire meglio il suo personaggio è poco, e quindi va bene così. clarke ha timbrato il cartellino, ma non è nemmeno tutta colpa sua. moretz andava ascoltata in originale. graham io lo adoro e quegli occhialetti molto anni 50 gli si addicono proprio. credibile sheryl lee, fino alla scena finale in cui sembrava paralizzata da un colpo ninja. un pomeriggio speso bene.
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