Regia di Sebastián Borensztein vedi scheda film
Stralunato e umanissimo, come i suoi protagonisti, questo piccolo film argentino è un’atipica commedia dai toni agrodolci e dai ritmi rilassati che affronta con sottile ironia temi come la discriminazione e la solidarietà, ma anche l’immigrazione e la difficoltà di integrarsi nella società per chi proviene da una cultura diversa o ha subito dei forti traumi.
Scostante, burbero e solitario, Roberto è un uomo di mezza età, reduce di guerra, celibe e privo di affetti che trascorre la sua vita monotonamente, rifiutando legami sentimentali, dividendosi tra il poco redditizio negozio di ferramenta e l’hobby quasi ossessivo di ritagliare e collezionare articoli di cronaca riguardanti incidenti bizzarri. Un giorno per caso si ritrova a soccorrere un giovane ragazzo cinese scaricato da un’automobile in corsa. Con riluttanza lo accoglie in casa sua nell’attesa di trovargli una sistemazione. E nonostante non riescano a comunicare, con la convivenza tra i due si istaura a poco a poco una bella amicizia.
La storia, ispirata una vicenda vera, è semplice e lineare, gli attori sono tutti credibili e appaiono molto naturali così come le situazioni che hanno il merito di riuscire sia a strappare un sorriso sia a commuovere, senza alcuna forzatura.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta