Regia di Massimo Martelli vedi scheda film
Cosa ci si poteva aspettare da un’operazione così ardita, per non dire proprio sconsiderata?
Personalmente non tanto, il graffio di Stefano Benni era, ed è, inavvicinabile, tanto più per una produzione alla ricerca del classico pubblico da commedia, sarà anche per questo che alla fine, pur con i difetti, o forse meglio dire le mancanze, tipiche del caso, mi sono lasciato andare senza troppi problemi e mi sono anche mediamente divertito (certo senza particolari entusiasmi).
Anni settanta, in un piccolo paese vicino a Bologna viene aperto il Bar Sport da Onassis (Giuseppe Battiston).
Fin da subito, un’umanità diversificata si affaccia quotidianamente nel bar, tra chi mette il becco in tutto e per tutto (Eros interpretato da Claudio Bisio), chi prova disperatamente a far funzionare, senza successo, l’insegna, chi si sente un playboy (Teo Teocoli) e chi è solo di passaggio (per esempio Claudio Amendola).
E nella vetrinetta delle paste svetta l’intoccabile e leggendaria Luisona.
Film tratteggiato all’acqua di rose, i tratti meno buonisti della provincia vengono lasciati scrupolosamente da parte per rimanere in ambiti più giocherelloni per uno spettacolo che non vuole urtare nessuno portando semplicemente il subconscio indietro nel tempo.
In questo aspetto vi riesce agilmente soprattutto con le fantasiose incursioni animate, ben sviluppate, raccontate e disegnate con un discreto gusto, meno col resto della storia, che va detto era difficile amalgamare, ma in questo modo rimane fin troppo aleatoria.
Certo non manca di strappare più di un sorriso, sono poche comunque le risate in grado di sgorgare di gusto, soprattutto ottenute grazie ad una fauna di personaggi che hanno tanti tra i volti più apprezzati della (non troppo felice) commedia italiana odierna.
Manca insomma l’ardore, il lavoro d’insieme rimane comunque onesto e sostanzialmente anche genuino (nostalgia canaglia), certo che un po’ di coraggio in più, visto che c’eravamo, avrebbe dato tutto un altro lustro al film.
Semplicistico, ma anche abbastanza simpatico.
Nei suoi confronti sono maggiori le note negative rispetto a quelle positive, ma almeno si salva grazie alla fantasia degli inserti animati, mentre sul resto mi è sembrato un pò troppo titubante nel complesso.
Sufficienza risicatissima.
La sua presenza è sempre naturale e genuina.
Pienamente sufficiente.
Essendo il nome di punta è chiamato a "strafare", non sempre con buoni risultati.
Comunque nel complesso l'ho trovato simpatico a sufficienza.
Sempre brava a prendersi in giro allegramente.
Sufficiente.
Passabile, ma non sfruttato più di tanto.
Sufficientemente simpatico.
Il personaggio è mitico, nel limite delle possibilità concesse non demerita affatto.
Una scena da mattatore non proprio "illuminata" e poco altro.
Compare nel momento che vorrebbe essere "clou" e che poi non lo è fino in fondo.
In ogni caso non si può dire che abbia delle colpe specifiche.
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