Trama
All’interno del Bar Sport, locale della periferia bolognese gestito dall’istrionico Onassis (Giuseppe Battiston), si avvicendano le avventure degli assidui frequentatori e degli avventori casuali che, alla ricerca di un flipper o di un telefono a gettoni, si imbattono nell’onnipresente “tecnico” (Claudio Bisio), chiamato così per la sua passione per il calcio e sempre pronto a far due chiacchiere o a moderare discussioni altrui. E così le traversie del tuttofare Bovinelli (Antonio Cornacchione) alle prese con i disastri della casa di Muzzi (Antonio Catania), il diario delle conquiste di un playboy di provincia (Teo Teocoli), la vita sessuale della scoppiettante prostituta Elvira (Roberta Lena), la ricerca di un buon ristorantino in uno stralunato viaggio in motocicletta con Cocosecco (Bob Messini) o una trasferta per veder giocare il Bologna insieme all’avvocato Della Lana (Leo Mantovani) diventano epici resoconti di tragicomiche imprese.
Note
Non manca il coraggio a Massimo Martelli, regista e artefice dell’operazione, perché Bar Sport di Stefano Benni è intoccabile per molti. Ci troverete: personaggi simpatici interpretati con mestiere consumato dai comici della Tv o del cinema popolare di oggi. Un po’ di divertimento standard al quale ci si abbandona per inerzia come quando si fa zapping. Non troverete: l’autenticità della provincia dei racconti di Chiara, o Guareschi, e dei film di Germi, Risi o Duvivier. La spietatezza degli avventori dei bar veri, dietro la cui bonomia si nasconde la rapacità dei predatori di pettegolezzi e vite altrui. Il piccolo mondo che si vede dalle vetrine di Bar Sport è solo vintage: non esiste oggi ma non esisteva neanche allora.
Trailer
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Commenti (5) vedi tutti
Per nulla divertente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUnica nota piacevole di questo film, la cara vecchia lira, per il resto un film noioso con 0 comicità. Film che parla della classica vita di un bar e i suoi clienti.
commento di iiuma8288Inguardabile!!!
commento di vjarkivE' il film più brutto e vacuo che abbia mai visto in quasi mezzo secolo di carriera. Trovo scandaloso che abbia potuto usufruire del sostegno statale e penoso che a qualche giovane cinefilo sia piaciuto.
commento di contemalfidoPoveri noi…ridateci immediatamente l' "Ubalda" e tutte le altre calpestate, scalcinate e sottovalutate pellicole comico-erotiche di quel periodo…almeno le risate, per quanto volgari e sgraziate c'erano eccome, e pure genuine.
commento di davide69