Regia di Giuseppe Piccioni vedi scheda film
Uno dei tanti film ambientati nel mondo della scuola girati negli ultimi anni, forse meno incisivo rispetto al francese "Entre les murs" di Laurent Cantet, che tratta un tema simile, ma Giuseppe Piccioni garantisce comunque un risultato apprezzabile e rimane un regista serio e competente che in passato ci ha dato opere di spicco come "Fuori dal mondo" (1999). Qui seguiamo le vicende dei componenti di una classe di un liceo romano ai giorni nostri, e di alcuni insegnanti: in particolare un supplente di italiano (Riccardo Scamarcio, che a me è sembrato molto misurato e convincente in questa parte) che cerca di stabilire un contatto umano coi ragazzi, un anziano e bizzarro insegnante di storia dell'arte (Roberto Herlitzka) e una preside (Margherita Buy) che finisce per diventare una specie di madre sostitutiva per un adolescente in crisi e abbandonato dalla madre. Il quadro dell'istituzione scolastica, delle dinamiche relazionali fra professori e alunni, e quello delle dinamiche familiari extra-scolastiche è delineato in maniera verosimile, con una narrazione che segue diverse vicende in parallelo garantendo un buon livello di coinvolgimento, anche se non manca qualche forzatura (ho trovato un pò improbabile, ad esempio, lo scioglimento della vicenda del ragazzo rumeno, studente modello, che si fa traviare per amore da una ragazza ribelle e anticonformista che sta per condurlo sulla cattiva strada). Il film è corretto, accurato e più volte incisivo nella definizione dei caratteri, ma gli manca quel "quid" per elevarsi dalla media, come aveva fatto ad esempio "Fuori dal mondo", forse per la maggiore intensità e drammaticità della trama. Da "Fuori dal mondo" viene anche la presenza di Margherita Buy, al suo quinto film diretto da Piccioni, che interpreta l'ennesimo personaggio ansioso e un pò nevrotico con la consueta classe recitativa: non è uno dei suoi più memorabili, ma il risvolto umano del rapporto fra la preside e il ragazzino spaurito e fragile rimane toccante. Oltre al bravo Scamarcio, si segnala anche il collaudatissimo Roberto Herlitzka nel ruolo del professor Fiorito, che ha ricevuto una meritata nomination al David di Donatello: Herlitzka è un attore di grandi potenzialità nella recitazione e lo dimostra anche qui, però continuo a pensare che risulti un pò troppo anziano per la parte di un insegnante liceale, poichè i suoi 75 anni li dimostra davvero tutti nel film.
voto 7/10
misurato e convincente nel ruolo del professor Prezioso
interpreta sempre personaggi nevrotici e ansiosi, ma la sua classe recitativa non si discute
probabilmente il migliore del cast, sguardo penetrante ma forse un pò troppo vecchio con i suoi 75 anni per il ruolo (a quell'età, di solito, gli insegnanti sono in pensione)
presenza di sicuro fascino nel ruolo di una ex studentessa di Fiorito.
volto espressivo e inedito nel ruolo di Adam, il ragazzo rumeno primo della classe. forse farà strada...
nel ruolo dell'adolescente problematico soccorso dalla Buy, è tenero e spaurito al punto giusto
breve cameo come compagno della Buy, non ricorre al suo consueto repertorio comico
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