Regia di Carlo Virzì vedi scheda film
Un decadente racconto sulle meraviglie dei tempi passati, tra i ricordi più grandi di tutti e le disillusioni più vere di tutte, ben narrato dal giovane Virzì
I ricordi di gioventù sono molto spesso ammantati di quel piacevole velo nostalgico che fa sembrare meraviglioso quello che era normale e mitico ciò che contravveniva la semplice normalità. E quelle persone che nel corso degli anni elidi dalle tue frequentazioni, difficilmente riusciranno a stupirti positivamente dandogli una seconda opportunità. E Virzì incrocia queste due certezze della vita creandone un film a tratti imperfetto, per certi versi ingenuo, ma profondo nel contenuto ed intelligentemente amaro nel suo svolgimento, con la giusta selezione di attori per interpretare una decadente avventura giovanile vissuta da coloro che la gioventù avrebbero dovuto metterla da parte da tempo. Il film scorre piacevolemente e le vicende dei quattro improbabili più grandi di tutti strappano qualche sorriso ed una compatita simpatia, fino all'agrodolce finale riflessivo. Dedicato a tutti quelli che "ma ti ricordi...". Disilluso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta