Regia di Alessandro Paris, Sibylle Righetti vedi scheda film
Questa storia qua sembra quasi la storia di uno qualsiasi. Uno che nasce negli anni Cinquanta a Zocca, piccolo comune nel modenese. Il padre camionista, gli amici, il bar, le ragazze, le prime esperienze da disc-jockey nella radio libera locale. Quell'uomo qualsiasi è Vasco Rossi, il più celebrato rocker nazionale, esploso negli anni Ottanta grazie a brani immortali come Albachiara, Siamo solo noi e Vita spericolata. Una storia fatta di determinazione e fiducia, ma anche di modestia ("non sono mica più intelligente degli altri: solo che quando scrivo canzoni ogni tanto ho delle botte di genio"), di piccole soddisfazioni (la vincita de L'usignolo d'oro da bambino) e di inciampi: la cocaina, il carcere a Pesaro. Non fosse stato il Vasco nazionale, questo film - diretto da due ventottenni e costruito sulle testimonianze di amici e parenti e sulla memoria dello stesso protagonista, nonché su immagini di repertorio, filmini in super 8, istantanee della comunità locale - non avrebbe mai trovato posto nelle sale cinematografiche: il tentativo, nato da un'idea di Sybille Righetti, di ricondurre Questa storia qua alle sue radici di provincia è troppo insistito, non riuscendo a proporsi né come ricostruzione antropologica né come ritratto a tutto tondo di questo artista contraddittorio e pulsante.
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