Regia di Alessandro Paris, Sibylle Righetti vedi scheda film
Un’agiografia su Vasco Rossi, in effetti, ancora mancava: eppure difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare un lavoro imparziale, teso a studiare il fenomeno sociologico del cantautore modenese e a capire le ragioni per cui milioni di italiani perdono completamente la testa all’ascolto delle sue canzoni. No, la soluzione più facile è quella che scelgono invece Alessandro Paris (assistente di Faenza per Shooting Silvio e di Salvati per Albakiara, il che non sorprende) e Sibylle Righetti (totale debuttate), ovvero quella di presentare Vasco come trionfante rockstar amata da tutti e riconosciuto poeta plurigenerazionale. E questo tramite una serie di filmati provenienti dagli archivi della famiglia Rossi e dei suoi amici dei tempi che furono, nonchè grazie a interviste girate ad hoc con volti sconosciuti o illustri (Gaetano Curreri degli Stadio, fra i primi collaboratori artistici di Vasco) durante le quali si arriverà addirittura a sostenere che Vasco Rossi ha da sempre avuto un innato orecchio, un talento smisurato per la musica ed è uno strumentista eccezionale: a un passo da Beethoven, in sostanza; sempre che non sia Beethoven ad arrancare dietro a Vasco. Ovviamente al di là della patina di ipocrisia la situazione è piuttosto diversa, soprattutto nel 2011 in cui questo documentario esce: è comprensibile la volontà di omaggiare la star al centro della pellicola, ma è altrettanto evidente che, senza mai sbilanciarsi un minimo (ad es. il rapporto con le droghe, da cui Vasco pare essere uscito fin dai primi anni ’80 senza alcun problema, quando altrove le sue stesse dichiarazioni smentiscono tale tesi) e volendo mirare solamente all’effetto-idolatria (date al pubblico ciò che il pubblico vuole), questo lavoro non ha molto senso di esistere. Se non per i fans più accaniti del cantante, certamente: ma a quel punto non troveranno in Questa storia qua nulla che già non sappiano. A questo punto si intuisce perchè il film, presentato fra l’altro a Venezia in assenza (al contrario di quanto annunciato) di un Vasco gravemente malato, non abbia ricevuto un’accoglienza granchè calorosa. 5/10.
Genesi di una mitologia tutta italiana, quella del personaggio-divo-rockstar Vasco Rossi.
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