Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Ficarra e Picone si affrancano dal regista Gianbattista Avellino e, coadiuvati alla scrittura da Francesco Bruni, scelgono la strada della commedia romantica non comunque priva delle classiche schermaglie tra i due, pur dando questa volta assai più spazio all’universo femminile (l’altra metà del cielo qui rappresentato da Ambra Angiolini, Diane Fleri e Sascha Zacharis che formano un bel trio assortito).
Valentino (Picone) non ha occhi che per la sua compagna Gisella (Ambra Angiolini), ma finisce col soffocarla in un rapporto mieloso come pochi, tanto che lei decide di lasciarlo, ma soprattutto, prima di partire per lavoro, lascia a Salvo (Ficarra) l’incarico di dirglielo.
Quest’ultimo invece è perennemente alla ricerca di una nuova compagna, insomma i due sono agli antipodi, ma più che altro per condizione visto che con l’evolversi della situazione qualcosa nei loro comportamenti cambierà.
Commedia ordinaria nell’intreccio, che vede mattatori su tutti i fronti i simpatici Ficarra & Picone; sostanzialmente piacevole e con qualche passaggio frizzante, decisamente meglio di quanto facciano i loro colleghi italiani più popolari (un nome su tutti, Pieraccioni) il che è già qualcosa.
Ovviamente, se lo sfondo è quello affettivo, rimarcato con una buone dose di elementi pescati nel gioco delle coppie, ma messi assieme senza gran fantasia, il duo comico non manca di offrire i più classici dei siparietti da schermaglia (col classico Ficarra fantasioso e Picone più complessato e pensieroso).
Buon ritmo nell’insieme, le risate non mancano, anche se raramente fluiscono in maniera copiosa, per confluire in un finale con i fuochi d’artificio; in questa fase la mano è stata un po’ troppo calcata, ergo si poteva gestirlo in maniera meno baraccona, ed ovviamente con tutti i pezzi del puzzle che finiscono dove devono finire.
Non mancano poi alcune idee gradevoli di contorno, come l’ambientazione a Torino, e nell’inquadrarla i due provano a far vedere che sanno riprendere, e scegliere come “sport” da sottofondo il curling.
In sintesi si tratta di un lavoro facile facile, leggero, ma anche piuttosto vispo, non certo una ventata di ossigeno ad alta quota, ma comunque si respira senza troppi colpi di tosse (che vengono forniti da qualche passaggio un po’ frivolo, comunque senza scadere troppo nel patetico).
Simpatico.
Certo non è il tipo di film in cui la regia svetta sul resto, ma l'impegno ed il tentativo di fare un passo in avanti non mancano.
Certo non è il tipo di film in cui la regia svetta sul resto, ma l'impegno ed il tentativo di fare un passo in avanti non mancano.
Irruento, un pò eccessivo in più di una circostanza, ma complessivamente (mi) risulta parecchio simpatico.
Contraltare del socio Ficarra, offre sponde sicure.
Insieme sono una coppia più che affiatata ed in scena si vede portando a risultati soddisfacenti.
Ruolo che le calza proprio a pennello.
Diligente e partecipe.
Meno frizzante, ed anche meno carina, che in altre circostanze.
Contributo sufficiente.
Il suo personaggio non mi ha convinto molto, anche se in un film di questo tipo ci può stare.
Maschera niene male, anche se sul finale è chiamato ad andare un pò troppo oltre.
Ruolo che non dice niente e la sua performance si adegua placidamente.
Ingessato.
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