Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Quarta fatica sul grande schermo per il duo comico siciliano cresciuto partendo dai villaggi turistici e soprattutto fra le pieghe di Zelig e sbarcato al cinema a inizio anni 2000 con Nati stanchi (id.; 2002 ). Per questa volta per il duo originario di Palermo c’è pronta una commedia degli equivoci in salsa più tragica che comica. E per quanto l’espediente narrativo, molto spesso usato con ottimi esiti nel mondo di arte, cinema e teatro, a fine film purtroppo non si ride molto e di certo in maniera troppo facile, non cerebrale, con battute scontate.
La pellicola giunge alla propria conclusione in maniera farraginosa, perchè non supportata da una solida sceneggiatura. Facendo perennemente respirare allo spettatore l’aria insalubre di un’occasione perduta, nonostante la presenza di un cast di livello, nel quale spicca il caratterista Giovanni Esposito, nel ruolo dell’amico di Salvo e Valentino, Arturo. E Ambra Angiolini, che da quando ha deciso di fare virare la propria carriera, quasi definitivamente in ambito cinematografico, pare aver trovato finalmente la propria dimensione.
Un peccato per un duo che con il precedente Il 7 e l’8 (id.; 2007) dava buone speranze per quel che riguardava il proprio futuro sul grande schermo. Una coppia comica che ha saputo riproporsi in seguito ricalcando i primi successi e confermando quanto di buono si è sempre intravisto, riuscendo a non somministrarci nuovamente una pessima copia dei propri sketch televisivi.
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