Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Ma l’amicizia può diventare amore? E’ questo che si domandano, quasi ossessivamente, i protagonisti della nuova commedia firmata Ficarra e Picone. I due comici scuola Zelig, dopo aver stupido il pubblico con Il 7 e l’8 e averlo rattristato con La matassa, tornano all’insegna di una commedia che riprende in qualche modo i temi delle precedenti, ma che segna una piccola svolta, forse, nella carriera del duo al cinema. Questa volta non si tratta di scambi di persona o di drammi familiari, infatti il tema è molto più classico per le commedie all’italiana: l’amore! Ma certo, l’amore, l’amore vissuto, l’amore sognato, l’amore fatato e l’amore tanto odiato. Ma non solo d’amore vive la commediola, ma vengono tirati anche in ballo temi come l’amicizia e il rispetto, il turismo e l’eterno scontro tra culture simili, come quella italiana e quella americana. Anche se è amore non si vede non ha niente di eccezionale, richiama alla mente roba già vista, anche se produce delle grandi risate, soprattutto grazie al brio comico e la prestanza di Ficarra, il capellone del duo, che riesce a rendere la commedia, che vorrebbe ricordare Allen o Altman, per la complessità dei personaggi e l’intersecazione di questi nella trama, squisitamente godibile. Naturalmente, Woody e Robert sono lontani e sono soprattutto un’altra cosa. Ma comunque, pur non essendo un capolavoro, il film si solleva dal solito cinema italiano, tra volgarità e risate programmate e si pone anche ad un livello superiore di quel cinema italiano sopravvalutato e che si sopravvaluta, cercando di fare un valzer delle coppie che non si perda in ridicoli dialoghi da Moccia, e che si tenga lontano da altre aberranti invenzioni cinematografiche alla Brizzi o Veronesi. Salvo e Valentino sono migliori amici da sempre e sono dei ciceroni, insomma, devono portare in giro con dei pullman i turisti per la loro città, Torino. Valentino è fidanzato con Gisella, ma è così terribilmente ossessivo che questa decide di lasciarlo, e non avendo il coraggio per dirglielo in faccia, cerca di convincere Salvo a rivelare la triste notizia all’amico. Lo stesso Salvo è attratto dalla bella ragazza che accompagna i due sul lavoro e come se non bastasse riceve le attenzioni di una sua vecchia amica, Sonia, appena tornata da New York con un fidanzato americano che sospetta che questa lo tradisca, si, ma con Valentino. Insomma, la trama non è facile da gestire, con tutti quei personaggi e quegli inserimenti, ma la commedia ha i tempi giusti ed una regia attenta ai dettagli. Se non si perdesse in scene che sfiorano il trash(la scazzottata finale al matrimonio e la scena del pullman che forma la coda, mentre arrivano multiple chiamate sono francamente evitabile e riducono lo spessore di un’opera discreta come questa) e in dialoghi che ricordano un po’ troppo le radici da comici da cabaret dei due protagonisti, sarebbe anche una buona commedia. Insomma, sicuramente il film, come detto, non verrà considerato quella gran cosa, perché pur facendo bene per la maggior parte del tempo, si perde in nulla, ma probabilmente se lo si guardasse non come una semplice commedia italiana, come al solito si fa con questo genere di film, si potrebbe rimanere anche sorpresi. Il finale è all’insegna dell’happy end, come è giusto che sia. Per finire, Anche se è amore non si vede non sarà dalle parti di Altman o Allen, ma non è nemmeno vicino a Brizzi, Veronesi, Genovese eccetera, eccetera. E’ una via di mezzo. Una discreta via di mezzo.
Non male, la commedia funziona ma si perde in nulla, peccato.
Non male, la commedia funziona ma si perde in nulla, peccato.
Divertente.
Niente male nemmeno lui.
Così così.
Sempre brava.
Prova discreta, niente da segnalare.
Non male.
Si vede poco.
Bene.
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