Regia di Juan Antonio Bayona vedi scheda film
“Chiudi gli occhi e pensa a qualcosa di bello.” L’incubo però arriva al risveglio. Un’inarrestabile valanga d’acqua che tutto travolge, seminando orrore e disperazione. Tsunami che torna sullo schermo in tutta la sua furia distruttrice dopo la buona sequenza introduttiva di “Hereafter”. Ma se nel film di Eastwood la rappresentazione non era altro che un pretesto narrativo per affibbiare ai sopravvissuti lo status di miracolati, in quello di Jaun Antonio Bayona ritroviamo il disastro naturale nei panni di autentico protagonista che divide ed impera. Divide famiglie, separando figli da genitori senza badare a sesso o colore, ed impera in ogni inquadratura impartendo terrore e desolazione. Un’odissea tra fango e detriti che parte come disaster movie per trasformarsi gradualmente in un inno a speranza, perseveranza e solidarietà. Meccanismo cinematografico ben congegnato che alterna un impianto visivo altamente spettacolare a contenuti sentimentali di portata universale. Tratto da una storia vera, “The Impossible” pecca paradossalmente nella credibilità dei personaggi – talmente eroici da mettere in soggezione – ma nel complesso offre una ricostruzione toccante ed efficace di uno dei momenti più tragici della storia contemporanea. Molto buone le inquadrature rivelatrici in campo lungo e le sequenze subacquee in cui accade il peggio. Naomi Watts, come al solito, trascina l’ottima prova di un cast sofferentemente in sintonia.
Sebbene un tantino forzata nella casualità, la costruzione in parallelo del ricongiungimento colpisce dritto al cuore.
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