Regia di Juan Antonio Bayona vedi scheda film
Chissà cosa ci deve essere di nascosto nella biografia personale di Juan Antonio Bayona da indurlo a preoccuparsi tanto della condizione degli orfani. Perché se nel precedente, scadentissimo The Orphanage l'orfanotrofio era lo scenario agghiacciante di una catena di misteri, qui i tre ragazzini americani in vacanza con i propri genitori presso un resort thailandese sfiorano spessissimo la stessa condizione. È il dicembre del 2004 e dal mare arriva lo tsunami che spazzò via interi villaggi. Mamma Maria (Watts) riesce a mettersi in salvo col figlio più grande (Holland), papà Henry (McGregor) si prende fortunosamente cura degli altri due. Comincia allora il calvario per ritrovarsi, senza nemmeno sapere se il resto della famiglia sia rimasto vivo oppure no.
Se la prima mezz'ora appassiona per tensione ed effetti speciali perfettamente riusciti nel ricostruire il disastro, il resto del film è pura pornografia del dolore che gira tutta intorno alla lacrimevole impresa della ricerca, tra barelle di fortuna, stanze di ospedale apparecchiate alla bell'e meglio, corpi maciullati, insopportabile retorica sui valori della famiglia. E tutto si stempera nel più prevedibile dei finali che, ci avvertono le didascalie, è tratto da una storia vera.
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