Trama
Natale 2004. Maria e Henry si trovano in vacanza insieme ai tre figli nelle paradisiache spiagge della Thailandia. Mentre si riprendono ai bordi della piscina dalla notte di festeggiamenti appena trascorsa, la famiglia è costretta a fare i conti con lo tsunami, una montagna d’acqua che invade ogni cosa, trascinando via tutto ciò che incontra. Durante la loro lotta per la sopravvivenza, si accorgeranno di come la popolazione locale, nonostante il dolore e la disperazione, abbia conservato il coraggio, la gentilezza e la compassione che da sempre la caratterizza.
Approfondimento
THE IMPOSSIBLE: LO TSUNAMI DEL 26 DICEMBRE 2004
Il 26 dicembre 2004, alle 7:58 locali, si verifica un terremoto con epicentro al largo della costa occidentale di Sumatra (Indonesia) a una profondità di 30 chilometri sotto il livello del mare. Si tratta del secondo terremoto per grado di intensità (9.15 gradi Richter) da quando esistono scale per la misurazione e del più lungo in termini di durata (tra gli 8 e i 10 minuti) dopo quello che si è verificato nel 1960 a Valdivia, in Cile. Fino a quel giorno, tutti i terremoti superiori ai 9 gradi avevano generato tsunami nell'Oceano Pacifico ma nessuno aveva causato un numero così alto di vittime. Quel sisma ha infatti generato la stessa energia devastante di 23 mila bombe atomiche e ha prodotto l'onda più alta mai registrata negli ultimi quaranta anni. Un rapporto realizzato dalle Nazioni Unite stima le vittime in 229.866 unità: 186.983 morti e 42.883 dispersi. I feriti sono stati invece 510 mila mentre oltre 2 milioni di persone di tredici diversi paesi hanno perso le loro abitazioni. Secondo questi dati, lo tsunami indonesiano si qualifica come il nono disastro naturale più letale della storia moderna.
LA VERA STORIA DI MARIA BELON
Le immagini dello tsunami che ha colpito la Thailandia arrivarono attraverso la televisione nelle case di tutte le famiglie mentre si era ancora intenti a festeggare il Natale. La vista del mare che divorava la terra e tutto ciò che incontrava e delle persone ancorate sui tetti degli alberghi sono entrate nel subconscio collettivo come qualcosa di surreale. Il confine tra ciò che è naturale e ciò che invece sembra impossibile è stato oltrepassato da un mosaico di orrore e sofferenza collettiva che faceva appello a una delle paure ancestrali dell'umanità, quella della forza devastante della natura contro la quale l'uomo nulla può fare. La storia di Maria Belon, a cui si ispira il personaggio interpretato da Naomi Watts, è venuta alla luce tre anni più tardi quando durante un programma radiofonico che commemorava il terzo anniversario della tragedia Maria ha raccontato quanto vissuto. Quel 26 dicembre Maria si trovava in vacanza a Khao Lak, nella Thailandia meridionale, con il marito Enrique e il tre figli Lucas, Tomas e Simon, quando la sua vacanza paradisiaca si è trasformata in un incubo senza fine.
The Impossible non è quindi un film sullo tsunami in sé ma è un omaggio a tutte quelle persone che, come Maria, si sono aggrappate alla vita trovando la forza di reagire e opporsi alla "fine". Sono infatti le sue parole ad aver spinto il regista Juan Antonio Bayona a realizzare un film che ha richiesto oltre cinque anni di lavoro e grande impegno da parte dei produttori Apaches Entertainment e Mediaset España.
Lavorando a stretto contatto con tutti i collaboratori con cui aveva girato The Orphanage, Bayona ha concentrato l'azione su Maria, coinvolgendola nella stesura della sceneggiatura, e sugli individui, puntando più sui dettagli che su quanto già visto nei resoconti e reportage televisivi. Sin dal primo sopralluogo in Thailandia per le riprese, Bayona ha potuto contare anche sull'appoggio dei thailandesi e sui racconti dei sopravvissuti o di coloro che avevano perso qualche familiare o amico. Con il loro aiuto, The Impossible si è trasformato in un'opera il cui messaggio parla dei valori che definiscono gli esseri umani in quanto tali: amore, generosità, cultura e istruzione.
Alla realizzazione di The Impossible hanno inoltre preso parte quasi 500 persone da ogni parte del mondo mentre le riprese - fisicamente ed emotivamente dure - sono andate avanti per un centinaio di giorni.
LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA
Prima dell'arrivo della catastrofica onda, The Impossible non fornisce molti dettagli sulla famiglia protagonista. Era infatti intenzione di Bayona quella di ritrarre la famiglia come una tela bianca in cui ogni spettatore poteva riconoscersi. L'onda arriva molto presto e cinematograficamente annulla ogni tentativo di identificazione in pochi secondi, così come nella realtà ha annullato molte vite da un istante all'altro. Da quel momento, il cammino dei personaggi prende strade diverse che permettono di approfondirne ogni aspetto dell'umanità. La tragedia accade talmente in fretta che nessuno ha il tempo di fermarsi a pensare e in The Impossible non c'è spazio per la riflessione: la parte inerente a Maria e al figlio Lucas (interpretati da Naomi Watts e Tom Holland) ha in pratica toni molto più bruschi di quella della ricerca di Henry (Ewan McGregor). Maria e Lucas hanno vissuto sulla loro pelle lo shock immediato della tragedia e ciò si riflette in ogni loro azione mentre Henry, che appare più rilassato, ha avuto il tempo di cominciare a pensare sul da farsi.
Nessun personaggio di The Impossible è raccontato come un eroe ma in Maria ci sono alcuni tratti e comportamenti che la denotano come tale. C'è soprattutto una scena che ne mette in evidenza il profondo amore e la generosità verso il prossimo: il momento in cui, nonostante i pericoli che può comportare, convince il figlio Lucas della necessità di salvare un bambino che da lontano chiede aiuto.
L'obiettivo principale di Bayona più che la spettacolarità o la fedeltà realistica è stata la credibilità della storia, non limitandosi ai soli fatti avvenuti ma entrando nella testa dei personaggi per far provare allo spettatore pensieri, paure e sentimenti che questi hanno sperimentato e vissuto. The Impossible ricrea lo tsunami per fornire spunti di discussione anche sulla condizione umana e sul modo in cui ci si relaziona di fronte alla perdita di una persona cara e di tutte le certezze di vita, situazione in cui si annulla ogni differenza sociale o culturale.
Note
Con una bella prova di regia The Impossible alterna virtuosismi alla macchina da presa con immagini di grande impatto, per poi penetrare nell’animo di un piccolo nucleo d’umanità che resiste a qualcosa di enorme, ineluttabile, potente. L'opera di Bayona, senza forzare alcuna situazione, ti porta nel cinema vero fatto di suspense e sentimenti.
Trailer
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Commenti (9) vedi tutti
Discreto. Dai, si fa vedere con interesse, 6.5
commento di damiSPStranamente è uno dei pochi film, che parla di una sciagura naturale di interesse mondiale. Che sia un film tragico, commovente e che cerca la lacrima facile, e' normale trattandosi di una storia vera di una famiglia, che ha vissuto una tragedia di tale portata. Film recitato bene, effetti realistici e ottima regia. Voto 7
commento di SuperFioreCommovente! Cazz fa piangere! Bellissimo! quanta sofferenza mannaggia...
commento di Wollas1E' facile smuovere emozioni, usando la tragedia, la disperazione, la morte. Però bisogna ammettere che il file è fatto bene, molto bene.
commento di putrellaUn film straziante e terribile sulla fragilità umana e l'istinto di sopravvivenza. Magistrale interpretazione ed ottima direzione. Strepitosa Naomi Watts, un piccolo cameo di Geraldine Chaplin. Impossibile trattenere la commozione. Voto 7.
commento di ezzo24Girato bene da un punto di vista tecnico, incisivo solo a tratti, a volte fin troppo spettacoloso e in cerca della lacrima facile. Voto 6,5/10.
commento di alexio350Bellissimo 3 commovente 8
commento di eros7378Voto al film : 4
commento di ripley77non male ma si poteva fare di meglio ,pero' la trama anche se prevedibile incolla alla sedia
commento di danandre67