Regia di Mick Garris vedi scheda film
Il libro di Stephen King da cui è tratta questa mini-serie ha 823 pagine (1152 nella versione completa) e con una tale mole di informazioni un normale film da due ore era impossibile da realizzare, così si è optati per la serie televisiva che, purtroppo, non è un capolavoro e non lo si poteva pretendere visto che è pur sempre un prodotto per la TV, però un bel 3 su 5 se lo prende. Se non avete letto il libro, può valere anche 2 su 5.
Pesano soprattutto alcuni cambi rispetto al libro e i buchi nella sceneggiatura, poi il regista è Mick Garris e ha fatto soprattutto film per la TV e si vede, così come la fotografia è da TV e vi sconsiglio di vederlo in italiano, il doppiaggio è penoso.
Le note positive nel casting sono Adam Storke che come Larry va benissimo e Gary Sinise come Redman, magari non è simile ma ne ha la presenza e poi è un gran attore, Ed Harris ha una piccola parte ma la fa alla grande.
Laura San Giacomo è stata scelta bene per fare Nadine specialmente per quei tratti quasi maschili, magari doveva essere un po' più sovrappeso, un po' più giunonica, però è repellente al punto giusto.
Cosa dire dell'attore che fa Randall Flagg? Tra i candidati c'erano Christopher Walken, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, James Woods e perfino Miguel Ferrer (quello che interpreta Lloyd Henreid). Francamente Walken o Dafoe sarebbero stati sorprendenti però questa versione di Jamey Sheridan così vicina al Bob di Twin Peaks funziona nel rendere una figura anonima ancora più da brividi.
Tra i cambiamenti positivi c’è stata l’eliminazione di Rita perchè vedere Larry in versione gerontofilo provarci con una signora tipo Renée Taylor avrebbe provocato conati un po’ a tutti… e poi tutte le scene gratuite di sesso del libro sono state giustamente eliminate (ad esempio l’incontro tra Nick e Julie, una come Julie Lawry deve avere la collezione completa di tutte le 67 malattie veneree conosciute, di cui alcune definite come debellate nel 1729, più qualcuna inedita e tu che fai? Ora che ti sei salvato da Captain Tripps ti do il benvenuto nell'AIDS, nel film Nick è tanto furbo da scacciarla via).
Il consiglio è ovviamente di leggere il libro e poi si dovrebbe leggere anche il fumetto, magari la trasposizione è migliore.
Molly Ringwald non c'entra nulla con il personaggio, poi all’epoca aveva 26 anni ma pareva una trentenne. Rob Lowe è bravo ma c'entra poco con Nick. Corin Nemec non va bene per Harold, è troppo innocuo doveva essere sovrappeso e molto molto più unto ed untuoso.
Il personaggio di Joe/Leo è stato gravemente non sviluppato, credo uno degli errori più pesanti nei vari buchi di sceneggiatura
Il romanzo l’ho adorato (dopotutto adoro quasi tutta la letteratura di King) però vorrei fare 2 appunti proprio al libro:
1) Il Colorado, cioè sapendo che l’uomo nero sta in Nevada, bisogna mettere più chilometri possibili di distanza, invece c’è solo lo Utah di mezzo, dovevano costruirsi una bella roccaforte in Alabama o in Georgia.
2) I protagonisti della freezone sono tutta gente normale, non c’è un badass, capisco che forse è per quello che il romanzo funziona ma volete mettere una sorta di prescelto mezzo folle, tipo Mel Gibson, che alla fine del film si avvicina a Flagg, carica il fucile a canne mozze con un gesto atletico, ta-tlack, e lo ammazza sparandogli in mezzo alla fronte dicendo “salutami Lucifero, bastardo!”.
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