La storia di Giovanni Passannante, un semplice cuoco della Lucania, che nel 1878 comprò un coltellino con cui fare un attentato al Re d'Italia. L'attentato fallì e il re fu appena ferito, ma Passannante fu comunque condannato alla pena capitale, e la grazia sopraggiunta in seguito non fu certo una liberazione. Rinchiuso in una segreta e poi imprigionato in un manicomio criminale, morirà nel 1910. Gli verrà negata la sepoltura e il cranio verrà esposto nel Museo Criminologico di Roma. Da allora Passannante e la sua storia cadono nel dimenticatoio, fino a quando tre uomini testardi, idealisti e un po' incoscienti decidono di intraprendere una lunga battaglia per dare sepoltura ai resti del cuoco lucano, ancora conservati nel Museo Criminologico. Un teatrante, un giornalista e un cantante combattono la loro battaglia con tutti i mezzi: il teatro e le piazze davanti a gente inconsapevole e compassionevole, nei ministeri, in situazioni grottesche, davanti a funzionari inconsapevoli e indifferenti.La missione dei tre uomini si concluderà nel maggio 2007, quando finalmente Giovanni Passannante verrà tumulato nel cimitero di Salvia di Lucania, paese che gli diede i natali.
Note
Opera prima di Sergio Colabona, ricca di spunti molto interessanti a partire dal cast, Passannante è un esperimento di narrazione cinematografica alternativa. Non va più molto di moda parlare di contaminazione, ma in questo caso il termine fa gioco. Anche forse per sopperire a una certa mancanza di budget, gli autori (insieme al regista, Satta e Pesce lo sono a tutti gli effetti) mescolano diversi percorsi, dal teatro alla musica, dalla fiction al documentario, per un affresco piuttosto inedito.
Un cranio ed un cervello giacciono insepolti. Ma questo non è un film horror. È, invece, la tardiva testimonianza di un disonorevole pezzo della storia d’Italia, rimasto nascosto per un secolo. Giovanni Passannante muore nel 1910, nel manicomio criminale di Montelupo Fiorentino. Per anni era stato rinchiuso nel carcere di Porto Ferraio, all’isola d’Elba. In una cella situata sotto il… leggi tutto
Passannante è un anarchico lucano che, all'unità d'Italia, progetta un attentato nei confronti di Umberto I. Sventato il gesto omicida, Passannante viene rinchiuso in carcere a vita e il suo cadavere sarà donato al museo criminologico.
Il caso di Giovanni Passannante è poco noto e questo film ce lo ricorda con grazia e intelligenza; nonostante un budget… leggi tutto
Un bel film, intelligente. A dispetto della povertà di mezzi, rende il servizio prefissato: denunciare la disumanità di tanto potere.
In modo agile e fedele, si celebra la commovente storia di Passannante, anarchico che tentò di uccidere il neore Umberto I nel ’78.
Interessante è la sottolineatura su questo dato di realtà: alla giustizia italiana…
Il 17 novembre 1878 Giovanni Passannante, un volitivo ragazzo lucano che aveva imparato a leggere e a scrivere, tentò a Napoli il regicidio ai danni di Re Umberto I di Savoia (Bianchi Merisi). Tra processi farsa e finta bonomia del re, gli fu convertita la pena di morte in ergastolo, per cui visse per anni rinchiuso in isolamento nel carcere di Portoferraio, collocato in una cella minuta,…
Passannante è un anarchico lucano che, all'unità d'Italia, progetta un attentato nei confronti di Umberto I. Sventato il gesto omicida, Passannante viene rinchiuso in carcere a vita e il suo cadavere sarà donato al museo criminologico.
Il caso di Giovanni Passannante è poco noto e questo film ce lo ricorda con grazia e intelligenza; nonostante un budget…
Film strambo e doveroso, per portare gli ignari (come il sottoscritto) a conoscenza della vicenda umana di Giovanni Passannante, repubblicano ed anarchico, attentatore (fallito) di Umberto I di Savoia, seviziato come detenuto dallo Stato italiano, in vita e dopo la morte. Il lavoro di Colabona denuncia un poverismo che tuttavia diventa cifra stilistica, un po' come l'intera opera del pisano…
Un cranio ed un cervello giacciono insepolti. Ma questo non è un film horror. È, invece, la tardiva testimonianza di un disonorevole pezzo della storia d’Italia, rimasto nascosto per un secolo. Giovanni Passannante muore nel 1910, nel manicomio criminale di Montelupo Fiorentino. Per anni era stato rinchiuso nel carcere di Porto Ferraio, all’isola d’Elba. In una cella situata sotto il…
film passato totalemente sotto silenzio è invece un opera degna di lode. premettendo che la storia si basa su una battaglia che non concepisco, dare sepoltura alle ossa di un anarchico esposte al museo criminale di roma soto la voce "criminale comune". risulta invece interessante la storia della vita di questo povero idealista torturato e beffato dalla monarchia x tutta la sua esistenza. i…
Il drammaturgo di strada Ulderico Pesce, il cantante dei Têtes de Bois Andrea Satta e il giornalista Marchitelli (l’attore Alberto Gimignani) decidono durante una traversata in barca verso l’Elba di riscattare l’anarchico Passannante (Fabio Troiano), che nel 1878 attentò alla vita di Umberto I con un coltellino spuntato. Recluso, torturato, condannato a morte, graziato, infine sepolto…
In Italia, ormai si sa, il cinema nel mese di giugno chiude "ufficialmente" i battenti e va in vacanza per poi ritornare con i blockbuster di ferragosto, quei… segue
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