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Pollo alle prugne

Regia di Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi vedi scheda film

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La recensione su Pollo alle prugne

di scandoniano
8 stelle

Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi tornano insieme dopo il successo del meraviglioso “Persepolis” per realizzare un film che, a differenza del precedente, prevede soltanto alcuni in­serti animati, tratti dai fumetti della Satrapi stessa; per il resto il film, per quanto atipico, molto peculiare sul piano estetico e tremendamente interessante nella modalità di narrazione (andirivieni temporale, schegge oniriche e congetture tutte insieme ad alternarsi), è recitato, bene, da un nugolo di attori mediorientali e europei d’area francese (tra cui le “nostre” Chiara Mastroianni e Isabella Rossellini).

La coppia di autori franco-iraniani si conferma vincente , finendo per rappresentare il contraltare mediorientale al cinema di Jean Pierre Jeunet. Rispetto al regista de “Il favoloso mondo di Amelie”, la confezione è molto meno zuccherosa, purtuttavia non disdegnando uno stile di narrazione decisamente similare (voce fuori campo, leggere note di surrealismo praticamente in tutte le scene, originali punti di viste nelle inquadrature, grande importanza del sonoro). Un film che oltre agli occhi, riempie la mente di spunti di riflessione che vanno dalla condizione iraniana oppressa da condizionamenti retrogradi legati alla tradizione (l’amore combinato), fino al valore dell’arte come elemento necessario per capire la vita.

Come prevedibile, un film di ottima fattura, che sa commuovere, specie nello struggente finale.

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