Regia di Michael Haneke vedi scheda film
La visione di questo film permette di riflettere su una varietà infinita di sfaccettature della vita. Premetto che rivedendo il film sono riuscita ad emozionarmi come la prima volta, persino di più.
È una di quelle visioni che tengono anima e corpo concentrati su ciò che accade, da una parte le emozioni travolgono lo spettatore, dall'altra la mente è libera di riflettere, soprattutto dopo aver assaporato la visione.
Anne e George, due persone che hanno condiviso insieme gran parte della loro vita, si ritrovano ad attraversare insieme anche l'ultima fase dell'esistenza: la vecchiaia.
La vecchiaia viene mostrata, senza maschere e senza retorica.
Il regista riesce a creare poesia, una poesia malinconica e carica di sofferenza, ma anche una poesia carica d'amore. L'amore che spinge George, nella quotidianità, a dedicarsi alle cure e alle attenzioni indispensabili per Anne; tutto ciò con devozione e tenerezza, cercando di non fare mancare assolutamente nulla alla moglie.
Durante il corso del film è possibile notare il cambiamento della routine e delle abitudini della coppia. Cambia l'indipendenza e l'autonomia di Anne, per questo motivo, la coppia cerca di riorganizzare completamente la propria esistenza.
L'esibizione di un loro allievo è una delle scene iniziali, la coppia torna a casa spensierata prendendo l'autobus e la serata si conclude con naturalezza.
Questa spensieratezza, purtroppo, durante il corso del film tende a scemare sempre di più, proprio per l'aggravarsi delle condizioni di Anne.
È interessante l'attenzione posta nei confronti della corporeità; le parole sfumano quando il dialogo viene ostacolato dalla malattia ed il corpo diventa il principale mezzo di comunicazione tra Anne e George.
Corporeità e fisicità travolgono tutti gli aspetti della vita, dall'andare in bagno per espletare i bisogni fisiologici, alla necessità di lavarsi e di mangiare.
La reazione dei familiari, in particolare della figlia, permette di capire le infinite reazioni che le persone potrebbero avere di fronte al dolore.
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