Regia di John Gulager vedi scheda film
Film stroncatissimo dalla critica, sequel del Piranha 3D di Alexandre Ajà. Ha "conquistato" due nomination ai Razzie Award (peggior sequel e peggiore attore non protagonista per David Hasselhoff) e altre nomination tutt'altro che invidiabili (peggior film al Fangoria Chainsaw Awards). Nonostante questo, l'ho trovato ultra divertente e spassoso. Un film che si deve vedere staccando il cervello, con una bibita ghiacciata e via, all'insegna delle risate e delle trovate più assurde.
La Dimension Films batte il ferro quando è ancora caldo, due anni dopo dal primo episodio, pur perdendo buona parte dello staff tecnico. Alla sceneggiatura viene proposta una coppia di specialisti di sequel ovvero Patrick Melton e Marcus Dunstan, reduci dai capitoli IV, V e VI di Saw e già collaboratori del regista in Feast (2005) oltre che nei relativi sequel.
John Gulager, un passato da caratterista, è chiamato a sostiture Aja dietro alla macchina da presa (non lo farà rimpiangere). Arriva all'appuntamento dopo la trilogia Feast e si pone subito sulla scia di Ajà. Mutua la confezione tecnica del francese, ricalcando la fotografia (di Alex Lehmann) su quella di Leonetti e premendo sull'acceleratore sulle trovate che erano state alla base della fortuna del progetto del regista francese. Laddove Ajà suggeriva e accennava, Gulager carica l'asso di briscola. Il mix bellezze procaci femminili e grandguignol viene portato a vette difficilmente superabili. Topless, nudi integrali, sventolone gommose in bella vista si alternano ai primi piani su piranha grossi come cernie, che saltano anche fuori dall'acqua e divorano all'osso le vittime (primi piani di moncherini e scheletri). Gore a raffica, portato in scena in modo divertito e divertente. Teste che scoppiano, teste decapitate che volano, piranha che nuotano in vasche da bagno in scene oniriche che richiamano Il Demone sotto la Pelle di Cronenberg sono diversivi che corredano il film. Più di tutte però sono da indicare tre sequenze, che sono utili a collocare questo Piranha 3DD nell'ambito dei prodotti da intrattenimento puro. In una sequenza, vediamo una ragazza che vuol perdere la verginità perché sente un cattivo presagio di morte, dopo aver fatto un bagno nuda in lago e aver sentito uno strano tocco sulla pelle (in realtà ha avuto una penetrazione assai particolare, ma ancora non lo sa). Così si avvinghia al suo fidanzato, parlando in modo sporco da hardcore movie. La macchina da prese segue i due, alterna i primi piani sui volti, poi mostra uno strano movimento all'interno del ventre della giovane. Qualcosa va storto, la ragazza se ne accorge, ma il maschio sopra è in zona orgasmo e non può certo fermarsi sul più bello se non fosse che... qualcosa azzanna la punta del pene, alla maniera dell'assurdo episodio che vide protagonista in riva al mare Paolo Bonolis a Formentera nell'estate del 2016. Il ragazzo si toglie dalla zona di piacere e si vede un piranha impegnato in un impensabile e tutt'altro che estatico rapporto orale. Per porre rimedio, il giovane dovrà ricorrere a una soluzione estrema, armato di coltello. Folle, pazzescamente folle. Una scena che vale da sola la visione del film per il coraggio dei produttori e del regista, che mostra anche il brandello di pene in un omaggio all'inizio del primo episodio. Gulager però prosegue. Ripropone Vin Rhames, già presente nel primo capitolo, solo che lo mette in scena alla Robert Rodriguez, con delle protesi alle gambe (divorate nel primo episodio dai Piranha) che sparano alla maniera della McGowan in Planet Terror. C'è infine un David Hasselhoff troppo divertente, impegnato nella parodia di sè stesso. Le donne urlano e impazziscono per lui, mentre i ragazzini non se lo filano e non conoscono i tanti film e serial che lui snocciola per farsi riconoscere. Gulager lo riprende in figura intera mentre corre alla maniera di Baywatch salvo poi interrompere il rallenty e mostrarlo piegato in due sulle gambe che impreca per il sopraggiungere della vecchiaia. Fortissimo il prologo con una vacca galleggiante in acqua, per non parlare della scena con un un piranha incastrato nel sedere di un ciccione. Insomma... un film fuori da tutti i limiti. Questo e molto altro rende indimenticabile una pellicola che vuol divertire e lo vuol fare all'insegna del gore, lasciando in secondo piano il soggetto. Divertente.
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