Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Cinquant’anni di storia americana dal punto di vista di un paranoico. Clint Eastwood non concede sconti a J.Edgard, personaggio chiave della storia americana dal Probizionismo ai Seventies. Il personaggio Hoover, nell’ottica di Eastwood, incarna le sfaccettature della nazione. Una nazione giovane e entusiasta, volta all’innovazione e al progresso è tratteggiata nella lotta al crimine ma anche una nazione conservatrice e chiusa su se stessa, nella paranoia comunista. La non accettazione della propria natura sessuale da parte di Hoover è l’emblema di una nazione che rifiuta il diverso. Il tentativo di Hoover di mantenere un corpo sano ed efficiente sfidando le leggi del tempo col ricorso a sostanze chimiche è sintomo di una nazione che deve essere sempre presente e vigile anche quando dovrebbe farsi da parte.
Da tempo Eastwood aveva scoperto le carte al grande bluff, l’America non è un mondo perfetto ma questa volta il texano dagli occhi di ghiaccio colpisce al cuore del Grande Paese. Nessun mito viene risparmiato, i Kennedy, gli Hoover, la guerra fredda. J.Edgard è grande cinema sociale. Come Ford, Eastwood ama l’America e i principi di base che la animano ma sa guardarla con occhio critico e prende le distanze dalle sue degenerazioni.
Eastwood non crede più nel Sogno Americano, il solo Sogno che continua a perseguire è quello di un grande cinema.
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