Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
edgar cresce in un'america, come le dice l'adorata madre, lasciata nelle mani della criminalità.criminalità, che stando sempre alle parole o ai pensieri di mammà, comprende chi spara col mitra, chi mette le bombe, chi semplicemente non la pensa come dice il governo americano. se dietro la storia ci sono sempre degli uomini e delle donne, dietro 48 anni di storia americana, c'è il segno di hoover. un segno che non potrà mai venir ricomposto, causa mancanza dei suoi dossier confidenziali che hanno messo in ginocchio più di un presidente. nelle mani di eastwood e del suo sceneggiatore, hoover prende le sembianze di un tronco di pino segato a metà che ha avuto l'illuminazione di creare l'FBI e di stroncare diversi gangsters creando un archivio dati che avrebbe permesso di identificare più velocemente e con maggior facilità criminali, ma anche di accanirsi contro chiunque a suo dire fosse un nemico del governo e del popolo americano. dicaprio ne fa un omuncolo tormentato finanche dalla propria altezza, aggressivo e incapace di creare il benchè minimo contatto emotivo. qualche cedimento verso la fine un pò sofferta non ha fatto sperare che il film fosse più lungo di quello che in effetti è. ottimo ruolo per leonardo e anche per naomi watts finalmente lontana dai suoi bamboleggiamenti e smorfiette di bionda sciapa. nonostante la pesantezza dell'ultimo quarto d'ora il film di eastwood su questo oscuro pezzo d'america lascia il segno. fa dire ad un personaggio che "assolutamente non sapeva pronunciare la parola amore o vita" che la vita non può esistere senza amore. un personaggio che grazie al corpo di leonardo dicaprio vive di una vita cinematografica propria, sicuramente slacciata(almeno in parte)da quella reale. come sempre in eastwood l'aria di classico che oramai si accompagna al suo nome, non prende il significato di pezzo da museo. e se anche l'ultimo quarto d'ora non mi ha del tutto convinto, soprattutto con quelle musichette un pò zuccherose a fare da aura flou ai due "amanti", mi fa pensare che nonostante tutto clint abbia voluto dimostrare che tutti hanno una parte d'umanità. da ricercare, magari meticolosamente, ma che c'è.
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