La vita di J. Edgar Hoover, direttore dell’FBI per oltre mezzo secolo, è caratterizzata da un lato dal suo operato pubblico e dall’altro dalla complessa e chiacchierata vita privata. Circondato sempre dalla fedele segretaria Helen e consigliato dalla rigida madre Anne Marie, Hoover contribuisce a creare il mito dell’organizzazione investigativa federale americana, occupandosi in prima persona di riorganizzarne struttura e metodi applicativi e di condurre la lotta contro il mondo dei gangster. Mentre il suo potere cresce a dismisura, fino a intimorire anche i presidenti americani, molte voci cominciano a insinuare dubbi sul vero legame che intercorre con il braccio destro Tolson, sospettato di essere il suo amante.
Curiosità
Fin dalla prima settimana di proiezione il film ha ottenuto ottimi risultati al botteghino, riuscendo facilmente a coprire le spese di produzione. Ciononostante l'opinione di recensori e del pubblico non è stata omogenea, andando quasi a dividersi equamente tra chi ha reputa il film appena sufficiente e chi ne è restato affascinato, elogiando la prestazione di DiCaprio.
Il film, come noto, racconta la carriera da direttore dell'FBI di J. Edgar Hoover, ma, nonostante l'idea alla base, sono molti gli aspetti diversi rispetto alla reale biografia di Hoover. In generale non si fa nota della sua influenza su stampa e importanti politici, ottenuta anche grazie a relazioni personali (omesse nel film) con esponenti della mafia quali Frank Costello e Meyer Lansky. Un altro aspetto diverso dalla realtà è che Hoover supportava McCarthy condividendone completamente le idee e gli unici ad averlo messo in grave difficoltà furono i fratelli Kennedy.
Note
Una seduta spiritica, ecco cos’è J. Edgar, ennesimo capolavoro dell’autunno eastwoodiano. Il grande libro dei morti di Clint s’arricchisce di una pagina fondamentale, dove si affronta di petto il cuore di tenebra che ha dato vita a Dirty Harry. In una vertigine nella quale la memoria si ripiega su stessa, dove la verità diventa indistinguibile dalla realtà, il gesto filmico di Eastwood tocca vette d’inaudita libertà.
Interessante film biografico, apparentemente coraggioso nel fronteggiare i presidenti. Però come purtroppo spesso accade nei film di questo stampo c'è troppo grigiore e troppo cerone. Voto 6,5.
Con grande finezza psicologica, Eastwood narra il travaglio interiore dell’uomo che non voleva essere se stesso, conducendo un’indagine sull’indagatore per eccellenza, lavorando con scarti temporali tra passato e presente, vita giovanile e avventure dispotiche, inserti di cronaca, documenti di archivio.
Polpettone. DiCaprio sembra essere ormai abbonato a questi film. Emozioni zero e facce da clown. Clint Eastwood non riesce a dare un tocco personale al film.
Tema troppo arduo e complesso da trattare nonostante la bravura di Eastwood, che è riuscito a toccare punte di intensa introspezione e magistrale ricostruzione, ma con molti punti deboli, dall’eccesso di flashback al trucco per invecchiare i protagonisti non propriamente convincente. Non mi ha entusiasmato.
Film severamente impegnativo, perché il personaggio oggetto del racconto fu una figura molto ingombrante, scomoda, antipatica, dura, contrapposta ai poteri politici. Esso stesso era un potere politico in senso lato. Non risultò conciliante con alcuno degli otto presidenti degli Stati Uniti che incontrò nel suo percorso quarantennale di diretto.
perchè un film di eastwood deve ancor prima di uscire essere a forza di cose un capolavoro? Boh,anche questa storia che poco importa specialmente al pubblico europeo l'ho trovata alquanto noiosa
tecnicamente parlando un bel film nulla da dire eccetto per il pessimo trucco dei due protagonisti da anziani veramente poco credibile e per l'ostentazioe volutamente forzata di un certo tipo d'ideologia americana
Pesantemente criticato da Larry Cohen che nel 1977 dirige The Private Life of J. Edgar Hoover [1] il film di Eastwood non è stato gradito in America. Non è una novità: quando un grande regista affonda il bisturi ‘nelle vene dell’America’ [è capitato a Chaplin, a Losey, a Aldrich, a Kubrick] è difficile che sia portato sugli… leggi tutto
Né eroe, né antieroe. Né pedina del sistema, né self-made man. Eppure, in un certo senso, entrambe le cose. Il John Edgar Hoover di Clint Eastwood è protagonista di una storia indefinibile, apparentemente rigorosa, eppure inopinatamente sopra le righe. Una biografia disumanizzata, costruita intorno a quello che, più che un personaggio storico, sembra l’icona dell’efficienza… leggi tutto
Edgar J. Ricetta: ingredienti e procedimento. Prendete il feticcio scorsesiano Di Caprio e sostituitelo con Tiziano Ferro dopo l'outing. Costa di meno, è identico e nessuno noterà la differenza, tanto da credere che che in effetti sia Di Caprio con le lenti a contatto scure.
Prendete la vita di Edgar J. Hoover, uno dei più grossi bastardi della storia americana contemporanea,… leggi tutto
La vita di John Edgar Hoover, in tutti i suoi passaggi principali. Interessante il focus messo da Eastwood sull'omosessualità del protagonista, decidendo quindi di prendere una posizione netta sul rapporto che lo legava a Clyde Tolson, ma per il resto è un'operazione superficiale, che indugia su dettagli poco significativi girando intorno con macchinosa furbizia agli aspetti…
Magistrale interpretazione di DiCaprio che avrebbe meritato ben altri riconoscimenti (nomination varie a parte), un film toccante in perfetto stile Clint e che non mi aveva molto colpito ad una prima visione quando uscì...rivisto oggi mi ha fatto tutt'altra impressione.
Ho trovato anche fantastica la prova di Armie Hammer da giovane, eccessivo il trucco nella vecchiaia.
Tutto sommato è uno dei film di Eastwood che mi è piaciuto di meno.
Filmato con una fotografia scura e metallica (forse di valore simbolico), questo ritratto del fondatore dell'FBI è secondo me né denigratorio, né celebrativo. Il personaggio è, secondo me, volutamente ambiguo, e forse alla fine rimane di lui ben poco di buono.
Edgar è in fondo…
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Commenti (14) vedi tutti
La storia del fondatore dell'FBI, in un ritratto pieno di ombre e dubbi.
leggi la recensione completa di BalivernaEastwood mette a nudo il personaggio di J. Edgar Hoover in un'operazione difficilissima che può dirsi pienamente riuscita.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiInteressante film biografico, apparentemente coraggioso nel fronteggiare i presidenti. Però come purtroppo spesso accade nei film di questo stampo c'è troppo grigiore e troppo cerone. Voto 6,5.
commento di BradyBel film biografico
leggi la recensione completa di Furetto60Con grande finezza psicologica, Eastwood narra il travaglio interiore dell’uomo che non voleva essere se stesso, conducendo un’indagine sull’indagatore per eccellenza, lavorando con scarti temporali tra passato e presente, vita giovanile e avventure dispotiche, inserti di cronaca, documenti di archivio.
leggi la recensione completa di Marcello del CampoPolpettone. DiCaprio sembra essere ormai abbonato a questi film. Emozioni zero e facce da clown. Clint Eastwood non riesce a dare un tocco personale al film.
commento di moviemanUno dei film di Eastwood meno "ispirati" degli ultimi anni e anche la vantata "interpretazione" di DiCaprio si vede solo a tratti.
leggi la recensione completa di mexicanrevengeTema troppo arduo e complesso da trattare nonostante la bravura di Eastwood, che è riuscito a toccare punte di intensa introspezione e magistrale ricostruzione, ma con molti punti deboli, dall’eccesso di flashback al trucco per invecchiare i protagonisti non propriamente convincente. Non mi ha entusiasmato.
commento di MaciknightFilm severamente impegnativo, perché il personaggio oggetto del racconto fu una figura molto ingombrante, scomoda, antipatica, dura, contrapposta ai poteri politici. Esso stesso era un potere politico in senso lato. Non risultò conciliante con alcuno degli otto presidenti degli Stati Uniti che incontrò nel suo percorso quarantennale di diretto.
leggi la recensione completa di michemarInteressante l'argomento ed anche originale, il film è dinamico e ben fatto. (Notevole).
leggi la recensione completa di RobinetGirato benissimo con uno strepitoso Leonardo DiCaprio!!!
commento di vjarkivAltro film del grande e mitico Clint da catalogare tra le ultime opere più importanti e significative del regista stesso. Mio voto 8/10…
commento di Marco Mperchè un film di eastwood deve ancor prima di uscire essere a forza di cose un capolavoro? Boh,anche questa storia che poco importa specialmente al pubblico europeo l'ho trovata alquanto noiosa
commento di grobtecnicamente parlando un bel film nulla da dire eccetto per il pessimo trucco dei due protagonisti da anziani veramente poco credibile e per l'ostentazioe volutamente forzata di un certo tipo d'ideologia americana
commento di Roberto80