Regia di William Friedkin vedi scheda film
Chris (Hirsch) ha alle calcagna alcuni scagnozzi che esigono la restituzione di una grossa somma. Come uscirne? Semplice: basta ingaggiare un poliziotto che fa il killer professionista a tempo perso (McConaughey) e fare uccidere la propria madre, che ha un'assicurazione sulla vita di 50mila dollari. Papà (Church) d'accordo, ma il killer Joe vuole i soldi in anticipo e se questi non ci sono potrebbe prendersi la sorellina di Chris (Temple) come caparra. Ma Chris è così stupido da non sapere in quale enorme guaio si sta mettendo…
Passate da un pezzo le 70 primavere, Friedkin, che ha un pedigree di rango con film come Il braccio violento della legge, Cruising e L'esorcista, gioca a fare il terzo fratello Coen dirigendo un film tratto da un testo teatrale di Tracy Letts, una black comedy a forti tinte grottesche, che per almeno un'ora annaspa in una trama senza mordente e che soltanto nella lunga scena finale tira finalmente fuori le unghie con una carneficina in puro stile pulp. La tensione latita, il sarcasmo sullo sfascio della famiglia redneck è di grana talmente grossa da non sortire alcuna sorpresa e tutto sembra pensato per essere programmaticamente in linea con il cinema trendy di Tarantino & C.
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