Regia di Andrea Bianchi vedi scheda film
Un professore profana un'antica necropoli e, nella villa poco distante, un esercito di zombi si appresta a sterminare gli ospiti.
E' il solito film di zombi? Sì. Purtroppo non c'è granchè da dire su questa operina licenziata sbrigativamente da un mestierante non particolarmente dotato come Andrea Bianchi, con una sceneggiatura scritta niente meno che da Piero Regnoli, dozzinale e disastroso autore - in circa quarant'anni di disonorata carriera - di titoli scult del calibro di Giochi carnali, Un toro da monta e L'amantide. Qui l'elemento erotico peraltro non manca, ma viene naturalmente surclassato da quello horror: sbudellamenti e scuoiamenti sono all'ordine della scena e va per lo meno rilevato che lo sceneggiatore non ama in questa pellicola fare eccessivi giri di parole: già dopo pochissimi minuti infatti i morti viventi sono sullo schermo, pronti a infestare la solita villa popolata dai soliti borghesucci che - la solita morale - in fondo è un bene che siano sterminati. Spoiler (perchè qualcosa bisognerà pur dire di questo film, e in mancanza d'altro...): alla fine trionfano gli zombi, il che può risultare una sorpresa per un lavoro tanto piatto e aderente agli standard del genere. Mancano attori degni di nota e di stima, e questo invece non sorprenderà nessuno: i nomi principali sui titoli di testa sono quelli di Karin Well, Gianluigi Chirizzi, Antonella Antinori, Simone Mattioli, Mariangela Giordano (incomprensibilmente rinominata Maria Angela Giordan) e c'è anche il nano Peter Bark, all'anagrafe Pietro Barzocchini, qui alla sua unica, ma efficace parte significativa nel cinema, nei panni di un ragazzino disturbato. Tensione scarsa compensata da violenza abbondante, ma con effetti speciali poveri, per quanto non miserrimi. 2,5/10.
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