Regia di Tanya Wexler vedi scheda film
Guarire i mali della popolazione femminile attraverso il libero orgasmo. Uno slogan femminista tradotto in una commedia sentimentale spassosa.
L'affermazione femminile passa attraverso la liberazione del più intimo piacere. Anzi, non è solo quello che ci racconta questa piacevole commedia sentimentale alla quale non manca il retrogusto british, ma che sa divertire grazie ai dialoghi ed alle costruzioni sceniche volutamente imbarazzanti, puntando sui bravi attori e sulla nascita di un amore tra protagonisti. L'idea che fa da filo conduttore è simpatica ed il ritmo del racconto è spigliato, senza cali ne incertezze, con un pizzico di profondità di contenuti inserito in un contesto leggero che in più di un momento si può definire spassoso, anche se l'argomento - in se - potrebbe addirittura infastidire qualche spettatore. L'orgasmo della paziente "tenore" appare come un gustoso omaggio (volontario?) a Frankenstein Junior. Parossistico.
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