Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Scorsese immaginifico...Scorsese artigiano di un sogno...Hugo Cabret è un viaggio, un magnifico viaggio. E' storia di un arrivo che attende una sua nuova partenza... Da vedere, sentire e custodire!
Non scriverò una "recensione". Non dirò quanto siano fantastiche le scenografie e i suoi colori; non dirò quanta sapienza e perizia ci siano nell'uso delle tecniche compositive o nei suoi effetti speciali.Non loderò la scelta dei suoi interpreti nè la loro maestria. No. O,almeno, non mi limiterò a quel che è ben evidente.
Vorrei condividere tutte le sensazioni che Hugo Cabret mi ha lasciato, l'intera temperie emozionale scatenatasi alla sua visione.
Magia, sospensione, delicata opera soave, una favola che si intreccia con il reale rendendolo illusione.
Dov'è che finisce l'illusione, dov'è che inizia la realtà? Cosa è reale? E, quanto noi crediamo a ciò che vediamo?
Scorsese, primo illusionista di questa storia, ci guida in questo gioco fatto di ombre, ricordi, passati mai trascorsi, misteri...
E poi c'è lui, il mio amato George Melies, c'è lui che con forme, colori, passione e fantasia ha dato vita al sogno. Al sogno di noi tutti, lo spazio di ogni mondo possibile e impossibile. Il nostro caro cinema reale, immaginifico, onirico, dove rifugiarsi per poi elevarsi e aprirsi ad ogni nostra facoltà.
George, prestigiatore dei sensi, ha fatto un incantesimo! George che con una rotella ha fabbricato un universo.. un universo che cattura, ancora oggi, che trascende la materialità, che supera le barriere e plasma la realtà con una destrezza non paragonabile a nessuna meccanica e fantascientifica tecnologia contemporanea.
E ancora potrebbero stupirci quei suoi paesaggi, catturarci le sue mostruose creature, incuterci terrore, stupore, meraviglia...potrebbero, sì, possibile, sì, tutto potrebbe essere lasciandosi ispirare, lasciandosi attraversare!
Melies vivrà sempre nel nostro immaginario di cinefili, mai all'ombra dei fratelli Lumière, bensì nella sua speciale luce dorata, incantata, quasi stregata. Lì a realizzarci l'irrealizzabile.
E Scorsese cattura le briciole di questa magia, le fa proprie, strutturandole abilmente e generando una nuova magia...perchè infinita sia come un sogno perpetuo nel quale poter saltare eludendo e schivando, per brevi,ma preziosi istanti, la cattiva e brutta realtà che ci avviluppa.
Una menzogna salvifica...proprio come quell'attimo prima di dormire...quello in cui si immaginano tutte le cose belle che vorremmo potessero realizzarsi...
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