Regia di Rodrigo Cortés vedi scheda film
Le critiche erano in massima parte negative. Il fallimento al botteghino fu a suo tempo lampante. In queste condizioni le premesse non potevano essere peggiori. Eppure qualcosa mi ha attirato lo stesso e alla fine mi trovo ad ammettere con mia somma sorpresa di esserne pure rimasto soddisfatto. Di conseguenza è quasi scontato che non mi riconosca nelle tante stroncature subite da questo bistrattato titolo.
Si entra subito nel vivo della vicenda e si viene avvinti facilmente da un'atmosfera che ha i suoi maggiori punti di forza in una colonna sonora travolgente e in una fotografia stimolante. Nel contempo entrano in scena due attori carismatici, Cillian Murphy (Tom Buckley) e Sigourney Weaver (Margaret Matheson), che formano un'ottima squadra per sintonia e complicità nei rispettivi ruoli. La validità della loro prova supera di gran lunga lo sforzo richiesto agli altri più di contorno, primo fra tutti un non troppo affaccendato Robert De Niro (Simon Silver).
A un primo sguardo si potrebbe avere l'errata sensazione di assistere al consuetudinario horror-thriller a sfondo sovrannaturale. Viceversa si preferisce in realtà un approccio meno banale alle tematiche, un metodo che cerca di approfondire i caratteri dei personaggi e dunque non trascura un buon numero di spazi per una riflessione più sviscerata.
Fino a circa metà film lo schema è accattivante e coinvolgente, poi diventa forse un poco criptico e si smarrisce talvolta nel prolisso, lasciando inespresse alcune potenzialità. Il finale potrebbe in effetti non essere apprezzato pienamente. Ma sono solo questi i difetti che denuncerei, non tanto gravi e comunque non tali da pregiudicare completamente il lavoro complessivo, per me meritevole di una valutazione almeno discreta, variabile in base alla misura in cui si è suggestionabili da certi argomenti. Inconsueto, però non per questo da evitare pregiudizialmente.
La dottoressa Margaret Matheson e il suo collaboratore Tom Buckley sono dei famosi investigatori di presunti fenomeni paranormali. Scettici per professione, hanno smascherato decine di falsi lettori del pensiero, cacciatori di fantasmi e guaritori. Ma quando il leggendario sensitivo non vedente Simon Silver riappare dopo un'assenza di 30 anni, Matheson, sua impavida avversaria di un tempo, ha paura e consiglia a Buckley di farsi da parte, rinunciando a indagare su di lui...
Da un buon numero di scene diverse dal solito si evince personalità e uno stile singolare.
S'impegna e riesce a dare spessore a Tom Buckley.
Un'appropriata e convinta Margaret Matheson. Brava.
In passato ha fatto di meglio di questo Simon Silver, ma di recente anche di molto peggio.
Una discreta Sally Owen.
Un secondario Dr. Paul Shackleton.
Di Victor Reyes, è una varietà di musiche che inquieta e ammalia, come si conviene al genere.
Ho preferito la prima metà del film, più accesa, alla seconda metà, più spenta.
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