Regia di Dito Montiel vedi scheda film
Thriller "metropolitano" non male.
Un poliziotto torna,per lavoro, nel suo quartiere d'origine, il Queens, dove ha trascorso la sua infanzia, tra violenza e degrado e dove ha sparato quasi involontariamente a due spacciatori, uccidendoli.La scansione temporale è svolta su due piani narrativi diversi, quello della sua giovinezza infelice, con il segreto inconfessabile e il contesto nero che lo avvolge, con la sua trama ambigua e quello invece del tempo presente,altrettanto ombroso, dove un'oscura minaccia, rischia di farlo precipitare nell'inferno da cui era scappato.Channing Tatum,nei panni del protagonista adulto, Al Pacino ,il vecchio poliziotto e Juliette Binoche,giornalista tenace e indefessa, danno vita a questo thriller tra le strade di New York.Non si può non riconoscere a Montiel, la capacità di descrivere gli ambienti,al centro di questa storia c'è il malfamato quartiere del Queens,groviglio ingarbugliato di miseria e degrado sub-urbano, che il regista conosce fin troppo bene essendoci nato e cresciuto e che fa da cornice al film.Anche se la storia è un pò artificiosa e poco scorrevole, è comunque palpabile, l'intenzione di scavare sulle origini della violenza e su quanto questa determini e forgi il carattere di un ragazzo.Le periferie delle grandi metropoli da tempo immemorabile, sono terra di nessuno, abbandonate a se stesse e perciò diventate fucine di criminali e delinquenti, il confine poi tra i giusti e i "peccatori" è labilissimo, a volte quasi inesistente.
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