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Il volto di un'altra

Regia di Pappi Corsicato vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il volto di un'altra

di hallorann
6 stelle

Pappi Corsicato o piace o non piace, o affascina o lascia indifferenti. Io mi colloco nel mezzo, non mi dispiace, agli inizi pareva irritante e presuntuoso ma da LA STIRPE DI IANA, tratto dallo sfortunato collettivo I VESUVIANI, questo piccolo Tarantino dalla citazione facile e dalla sapiente leggerezza mi incuriosisce. Per certi versi è un erede del “poverismo” di Sergio Citti senza averne la poesia, ma con lo stesso retrogusto ironico e amaro. Corsicato gioca pericolosamente tra pop e kitsch e ormai si è collocato nel cinema d’autore di genere. Anche IL VOLTO DI UN’ALTRA appartiene a questa schiera. Prende due belli e famosi a rischio antipatia come Laura Chiatti e Alessandro Preziosi e imbastisce una satira lieve sulla TV e i mostri che la abitano, la fagocitano e la espellono. La diva televisiva Bella, il chirurgo star René padrone della clinica di chirurgia estetica Beldì, la madre superiora Iaia Forte, l’idraulico Tru Tru sono tutti personaggi opportunisti, senza scrupoli e amorali. Prendiamo come esempio cardine l’operaio Tru Tru, capo squadra degli impianti climatici e fognari della clinica super lussuosa, rinuncia a scioperare per contestare lo sfruttamento lavorativo in cui lui e i suoi amici canterini versano in nome dei balocchi televisivi e dei soldi facili. E ancora, la famigliola campione che arriva col camper in montagna per seguire la vicenda di Bella finta sfigurata e applaude all’ennesimo spettacolo propinato dai media in uno scenario stile L’ASSO NELLA MANICA  (Wilder docet ancora). Il sorrisetto finale di Bella non è per niente rassicurante, neanche il meteorite Tony l’ha fermata, continuerà a tormentare i suoi telespettatori beoti e a(hi)noi la Tv spazzatura. Una montagna di merda ci seppellirà, dice banalmente il regista napoletano che tra b-movie, coreografie autoironiche e libera interpretazione delle commedie anni sessanta (le numerose musiche di Francesco De Masi sono lì a testimoniarlo) non graffia a dovere, con disimpegno fa sorridere e per lui tanto basta. Sia chiaro sempre meglio Pappi che i Bruno o i Brizzi Vanzina.

 

locandina

Il volto di un'altra (2012): locandina

 

Pappi Corsicato, Laura Chiatti

Il volto di un'altra (2012): Pappi Corsicato, Laura Chiatti

 

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Ultimi commenti

  1. marco bi
    di marco bi

    Secondo me si è perso per strada perchè 'i buchi neri' e 'libera', i suoi primi 2 film, sono ben riusciti e sono anche i suoi migliori. Ciao

  2. hallorann
    di hallorann

    Vedi Marco i miei giudizi sui primi due film di Corsicato risalgono agli anni novanta, dovrei rivederli e magari riformulare un giudizio complessivo sulla sua opera. Ciao e grazie per il commento.

    1. claudio1959
      di claudio1959

      Oltre l’asso nella manica anche non per soldi ma per denaro dello stesso Wilder

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