Regia di Jason Reitman vedi scheda film
La notizia che il vecchio fidanzato del liceo si è sposato ed ha avuto una bambina fa partire totalmente la brocca a Mavis, alcoolizzata e depressa scrittrice di romanzi per ragazzi. La donna decide così di tornare al paesello natale per riconquistare l'oggetto dei suoi desideri, trasformando l'improbabile tentativo in un grottesco viaggio nel tempo, all'insegna dell'identificazione con le eroine dei suoi romanzetti giovanilistici. Non male davvero questo dramma, beffardamente strutturato come una sorta di amarissima versione adulta della classica commedia adolescenziale anni '80, con una nevrotica e disturbante Charlize Theron e un tragico e storpio Patton Oswalt che sembrano evocare il lato oscuro dei ruoli che furono di Molly Ringwald e Jon Cryer in "Pretty in Pink". La pellicola di Jason Reitman (sempre più bravo e convincente) è complessa e sfaccettata (forse anche troppo), offrendo diverse chiavi di lettura e riflessione, e colpisce vivamente per il disperato e struggente tentativo di una donna infelice di riappropriarsi del proprio futuro smarrito in qualche punto del proprio passato. Ottimo il cast ma le luci (o, in questo caso, le ombre) della ribalta, ovviamente, sono tutte per la divina Theron, che giganteggia sublime in un ruolo duro e difficile, di una donna odiosa, sgradevole ed imbarazzante ma in fondo, come tutti noi, fragile e bisognosa di tenerezze. Seconda collaborazione (dopo il sopravvalutato "Juno") tra Reitman e la sceneggiatrice Diablo Cody che ritorna in carreggiata dopo lo sconsolante aborto intitolato "Jennifer's Body". Quattro stelle.
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