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Il mucchio selvaggio

Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il mucchio selvaggio

di scandoniano
8 stelle

Un gruppo di banditi assalta e rapina una ferrovia nel Texas meridionale, ma viene loro tirata un’imboscata da alcuni tagliagole finanziati dal gestore della ferrovia. I banditi scappano e sconfinano in Messico , inseguiti dagli stessi cacciatori di taglie, dove prendono accordi con Mapache, un crudele generale con cui provano a fare affari…

Cinturoni, città depredate, spazi sconfinati. Sono questi i capisaldi del genere western, che non mancano nemmeno in questo “Il mucchio selvaggio”, che arriva dopo che il periodo d’oro del genere è bello che passato… Per rinverdirne i fasti, Sam Peckimpah interpreta in maniera personalissima ed atipica, soprattutto sul piano tecnico, i cliché del genere cinematografico americano per antonomasia. Le innovazioni stanno innanzitutto nel montaggio, a cui il film dimostra di dare un valore primario, col suo ritmo serratissimo nei momenti clou, quasi da videoclip, a cui magari si alternano slow motion, riproposizioni  della stessa azione (secondo l’effetto definito di “estensione”), improvvisi flashback narrativi.

Peckimpah non ha paura di rompere gli schemi collaudati da oltre 60 anni di western e lascia il segno, dimostrando che le sue cartucce sono diverse da quelle sparate dagli altri, da Edwin Porter a Sergio Leone, passando ovviamente per John Ford, ma non meno efficaci. Peckimpah mette la pietra tombale sull’epopea western classica, tratteggiando la storia di uomini mossi da coraggio ed amicizia, ma non più eroi epici, rappresentativi di un’epoca: i cinque del mucchio non si discostano molto dai cacciatori di taglie, lavorando per il loro tornaconto.

Leggendarie le sequenze del finale, capaci di surclassare finanche le scene della sanguinaria sparatoria con cui si apre il film e nella quale il regista aveva optato per  mostrare immediatamente il suo modo d’interpretare il genere e le sue personalissime variazioni sul tema (tra cui un buon ricorso alla violenza). Il risultato è buono, nonostante la prolissità di alcuni passaggi rischino di tediare.

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