Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
Western decadente, manifesto della fine del genere, Il mucchio selvaggio è stato definito come una sorta di compendio ed atto conclusivo del fruttifero filone cinematografico ambientato nel far west, fra buoni e cattivi, indiani, cowboys, saloon e sparatorie per una cassa di whiskey o una taglia sul bandito di turno. Qui siamo sul versante 'messicano' del genere e di tutto questo ci sono la rapina, la fuga, cavalli e fucili, il pueblo e la revolucion, ma stavolta i veri desperados non sono i contadini in rivolta contro il potente o il dittatore, bensì vengono dall'altra parte del confine con il Texas. Le cose particolarmente impressionanti del Mucchio selvaggio sono senz'altro il ritmo, sempre alto nonostante le due ore e mezza di durata (anche se ogni tanto, soprattutto nella prima parte, c'è qualche rilassamento di troppo) e l'abuso di violenza particolarmente nel sanguinolento massacro finale. Bello.
Un gruppetto di banditi fallisce un colpo in Texas e fugge verso il Messico. Qui si allea con i rivoluzionari e assale un treno carico di armi, ma non tutto va come previsto...
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