Regia di Tim Burton vedi scheda film
Una commedia a tinte fosche e grottesche nella quale Tim Burton condensa la trama di una soap-opera statunitense. In America, Nel '700, una strega s'invaghisce di un esponente dell'alta borghesia e, non essendo ricambiata nel sentimento, lo trasforma in vampiro e lo fa posizionare sotto terra in una bara, e ne uccide la promessa sposa. Poi dedica i secoli successivi a contrastare la ricca famiglia del vampiro, il quale per un caso fortuito è dissepolto nel 1972 e prende contatti con i propri discendenti, per risollevare le sorti della dinastia. La storia è complessa e ricca di argomenti. Oltre ai complessi intrecci sentimentali tra personaggi, è interessante seguire l'ambientazione del vampiro nel XX Secolo. Il carismatico protagonista ottimamente interpretato da Johnny Deep è un personaggio pieno di contrasti. La sua natura mostruosa lo rende capace di improvvise esplosioni di violenza, eppure sa essere dolce e paziente nei confronti di una ragazza "aggregata" alla famiglia nella quale trova la reincarnzazione della sua prematuramente defunta promessa sposa. La sua volontà di combattere la strega, che nel XX Secolo indossa le vesti di un'imprenditrice rivale, non è solo legata ad una vendetta, ma anche al recupero del benessere della propria famiglia di ricchi borghesi. Molto brava anche Michelle Pfeiffer, nel ruolo di una "matriarca" resa dura da una vita difficile, avida, ma non malvagia. Le ambientazioni di interni ed esterni sono create in modo da evocare con efficacia un ambiente sociale arcaico (devozione del popolo e autorità alle famiglie borghesi che danno lavoro) trasferito negli anni '70 (Hippies, echi della Guerra del Vietnam, Alice Cooper). A ciò si aggiunge l'inserimento di elementi fantastici di stampo "gotico". Streghe, vampiri, lupi mannari, una tetra dimora in decadenza, boschi e scogliere tenebrosi. Un buon film, valido sotto ogni aspetto, ed accompagnato da una ottima colonna sonora anni '70.
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