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Dark Shadows

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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La recensione su Dark Shadows

di supadany
8 stelle

Tim Burton e Johnny Depp di nuovo insieme giusto per scrollarsi di dosso l’ingessato ultimo loro incontro (“Alice nel paese delle meraviglie”) e questa volta il regista di Burbank può tornare ad elargire a ruota libera la sua sfrenata fantasia unendo felicemente le sue tanto amate atmosfere dark ad uno spirito particolarmente divertito.

Dopo essere stato imprigionato per quasi due secoli all’interno di una bara, il vampiro Barnabas Collins (Johnny Depp) ritrova la libertà nel 1972 e corre in soccorso di ciò che rimane della sua casata.

Ma dovrà ancora una volta rifare i conti con la strega Angelique (Eva Green) che nel frattempo ha preso in mano gli affari che contano nella loro piccola cittadina e che da lui pretende amore incondizionato.

 

 

Tim Burton ritrova il gusto del racconto senza grandi pretese e realizza un piacevolissimo quadro pieno di dettagli, anfratti cupi, spiriti in pena, uomini dannati, cuori innamorati, famiglie in declino e stregoneria.

Un insieme gustoso segnato da tante piccole perle umoristiche e personaggi riusciti così come lo sono i diversi rapporti che li legano.

Su tutto ovviamente capeggia il rapporto tra la strega Angelique ed il vampiro fuori tempo Barnabas, a tal proposito il suo approdo ad un’era completamente diversa dalla sua genera diversi spunti tragicamente comici, e se la presenza di Johnny Depp era sinonimo di sicurezza, si può altrettanto dire che la strega dalle sembianze di Eva Green abbia lasciato un segno significativo (il suo ghigno mefistofelico vale da solo il prezzo del biglietto).

E’ comunque un film che fin dalle prime battute, riservate all’origine di tutto, mostra una visionarietà ritrovata e che all’interno della villa dei Collins riesce a coltivare un sapiente gusto per il dettaglio scenografico che sul finale trova piena valvola di sfogo.

Poi certo la storia appare poco più di un pretesto per confezionare uno spettacolo di puro gusto della rappresentazione, ma tra i tanti personaggi presenti (tra cui anche un’ubriacone e disperata Helena Boham Carter), dialoghi ed affermazioni che variano toni e tenore con disarmante disinvoltura, viene a galla uno spettacolo a briglia sciolta con in più alcuni exploit estremamente graditi (vedasi per esempio l’esibizione di Alice Cooper al galà di casa Collins).

Un film che trasuda quindi il gusto d’antan del suo regista e che riesce a trasportare una serie televisiva per lo più rimossa su grande schermo ricomponendo un itinerario che nessuno meglio di Tim Burton poteva portare in vita.

Brioso.

 

Tim Burton

Regia se vogliamo un pò vacua, ma anche sinceramente divertita ed appassionata.

Gradito ritorno dopo il discutibile "Alice in wonderland", anche se si può dire per certi versi che sia ancora convalescente.

Complessivamente discreto.

Johnny Depp

Bel personaggio col quale Johnny regala un'altra "maschera" piuttosto riuscita.

Divertente e non solo.

Helena Bonham Carter

Ancora una volta alle dipendenze del marito, riesce ad impreziosire con semplicità, e bravura, un personaggio secondario.

Eva Green

Un valore aggiunto considerevole al film.

La sua interpretazione di una strega spietata in amore e negli affari è una vera goduria.

Decisamente brava.

Michelle Pfeiffer

Elegante e precisa, seppur non abbia grandissimi exploit a sua disposizione.

Discreta.

Chloë Grace Moretz

Poco sfruttata, la sua verve ha già contagiato diverse pellicole, si limita ad un lavoro di ordinaria amministrazione.

Sufficiente.

Jackie Earle Haley

Caratterista sempre all'altezza.

Più che sufficiente.

Jonny Lee Miller

Tra i tanti grossi calibri presenti nel cast non è certo tra i più splendenti.

Sufficiente.

Thomas McDonell

Sufficiente.

Bella Heathcote

Dimostra di possedere una certa intensità emotiva.

Più che sufficiente.

Gulliver McGrath

Anche lui, dall'alto della sua fanciullezza, ha i suoi (brevi) momenti di gloria.

Più che sufficiente.

Christopher Lee

In pratica nel suo caso si tratta di un piacevole cameo.

Alice Cooper

Una toccata e fuga decisamente goduriosa.

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