Regia di Tim Burton vedi scheda film
Welcome back Tim Burton! Dopo qualche anno in cui,nonostante il successo di pubblico gli fosse comunque arriso,il regista di "Batman" aveva segnato un pò il passo,sebbene i risultati,soprattutto commerciali di "Alice in Wonderland" siano stati straordinari.A ventidue anni dalla loro prima collaborazione,ritrova Johnny Depp come protagonista,e dopo averlo tramutato in un robot senza mani,regista di serie Z,investigatore fellone,barbiere vendicativo,cappellaio matto, lo fa essere questa volta il vampiro suo malgrado Barnabas Collins,colpito dalla maledizione di una strega cui non rivolse il proprio amore,precipitato dal Settecento al 1972,tra i propri discendenti nell'antica magione di famiglia avviata alla malora. Lo spunto viene dalla serie "Dark Shadows",e al box-office,in generale,il film sta conoscendo una discreta affermazione,ma senza strabiliare,come invece è accaduto altre volte al duo:ed è un peccato,perchè pur con qualche lungaggine,soprattutto nella resa dei conti finale,il film è divertente,e tra un prologo ed un epilogo corollati da un acceso romanticismo,mette su un pastiche di commedia,cinema fantastico,horror e quadro d'ambiente vintage di buon livello.Depp si ritrova interprete congeniale al cinema immaginifico di Burton,che dona tratti da cartoon a diverse inquadrature,con il trucco ed il volto ricoperto di biacca,Michelle Pfeiffer impersona una coraggiosa matriarca con sprazzi di salace ironia,Eva Green sta in perfetto bilico tra seduzione e ripulsa.Il film suscita spesso convinti sorrisi e apre a incursioni orrorifiche spettacolari ,citando molto del precedente cinema burtoniano (su tutti "Batman-Il ritorno",con i genitori impietosi che allontanano la discendenza non all'altezza delle aspettative,e "La sposa cadavere" nel finale) e pure "La morte ti fa bella" nello scontro tra il vampiro e la strega.Inaspettatamente,ha modo di offrire un confronto funereo-sentimentale nell'addio tra i due nemici,che dopo un congresso carnale devastante accompagnato dalle note di Barry White,si chiude su una nota malinconica che può rammentare la scena finale di "Duello al sole".
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