Regia di Tim Burton vedi scheda film
Tim Burton torna in splendida forma dirigendo una soprendentemente divertente commedia fantasy/horror che non cede ad un attimo di noia, mescolando vampirismo, sovrannaturale, romanticismo, e una sottile satira che è anche un omaggio alla cultura anni '70.
Grande punto di forza, oltre all'inconfondibile stile visivo burtoniano, impreziosito da incantevoli scenografie valorizzate dall'ottima fotografia leggermente desaturata ma con grandi picchi di colore (vedi scena del ballo oppure il finale), sono soprattutto i dialoghi che ho adorato per la brillante e raffinata ironia e una sottigliezza degna delle migliori sitcom d'oltreoceano, con un tocco british e vecchio stile.
Buoni anche colonna sonora, trucco ed effetti speciali.
I personaggi messi in campo sono tanti e non tutti hanno lo stesso spazio quindi alcuni appaiono poco approfonditi, c'è qualche imprecisione nella spiegazione di alcuni eventi, e il finale sembra eccessivamente lieto per gli standard del regista, tutto sommato la visione è gradevolissima e le interpretazioni e le scelte del cast azzeccate.
Mix di atmosfere lugubri firmate Danny Elfman e canzoni anni '70 molto famose.
Si cimenta con leggerezza e divertimento in un omaggio ad un suo mito d'infanzia che è anche una personalissima rivitazione dell'universo di streghe e vampiri con forti richiami al vecchio cinema.
Un altro personaggio fuori dagli schemi, un vampiro dandy e infelice involontariamente comico, ma anche malinconico e a tratti cattivo.
Non mi ha convinta troppo la camminata che in certi momenti ricalcava un pò quella dell'altro suo famoso alter ego dongiovanni, alias Jack Sparrow.
Un personaggio cinico e dal doppio volto che parte marginale ma riserva sorprese.
Dona grande forza ed espressività alla seducente e perfida strega Angelique.
Raffinata ed altera.
La ragazzina cresce e dimostra la sua bravura, anche se ha una parte un po' antipatica.
La tipica bellezza burtoniana minuta e delicata, ha anche buone capacità.
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