Trama
Sul finire del Settecento, il ricco e prepotente Barnabas (Johnny Depp), playboy incallito e figlio di una coppia di immigrati inglesi che hanno fatto fortuna in America, viene trasformato in vampiro e seppellito vivo dalla bella Angelique (Eva Green), una strega che lo punisce per averle spezzato il cuore. Due secoli dopo, nel 1972, uscito dalla bara aperta da degli scavi, si mette sulle tracce dei suoi discendenti, ritrovandosi alle prese con una serie di inquietanti personaggi e con oscuri segreti che hanno spinto la matriarca Elizabeth (Michelle Pfeiffer) a chiedere l’aiuto della psichiatra Julia Hoffman (Helena Bonham Carter).
Approfondimento
UN ORRORE DI SOAP OPERA
Un riluttante vampiro dal fascino irresistibile, una ragazza ingenua che se ne innamora e un'altra più maliarda che si rivela essere una strega, una strana famiglia che vive in un antico e raccapricciante palazzo in decadenza: erano questi i tratti distintivi di Dark Shadows, una popolare soap opera che, a fine anni Sessanta, incatenò davanti al piccolo schermo milioni di spettatori, attratti dal mix di elementi gotici, mistero, romanticismo e melodramma. Le avventure della famiglia Collins divennero in un'epoca in cui non esistavano dvd o videocassette un appuntamento fisso da non mancare, elevandosi in breve tempo al rango di cult televisivo amato da intere generazioni. Tra i fan più accaniti c'erano anche il futuro regista Tim Burton, affascinato da una storia che in pieno giorno mostrava personaggi anomali - streghe, vampiri e fantasmi - di solito relegati ai palinsesti notturni, e un giovanissimo Johnny Depp, che decenni dopo ha deciso di trarne un adattamento per il grande schermo. Oltre che esserne protagonista, Depp è infatti anche uno dei coproduttori del film e a lui si deve la scelta di affidare la regia a Tim Burton, ricostituendo la coppia alla base di numerosi e riconosciuti successi cinematografici.
IL VAMPIRO IMPAURITO
Adattare la soap opera per il grande schermo significava innanzitutto mantenerne inalterato lo spirito grottesco di base e cercare di ridurre una storia che si evolve in 1200 episodi televisivi, senza volerne però fare qualcosa da destinare ai soli estimatori. Nello scrivere la sceneggiatura, Seth Grahame-Smith ha voluto che non ci fossero momenti di paura vera e propria o troppa attenzione per le storie d'amore e gli elementi da commedia, puntando più che altro sul divertimento generato tessendo elementi di umorismo e orrore. Gran parte dell'umorismo di Dark Shadows nasce già nell'antefatto della vicenda, quando Barnabas Collins, nel XVIII secolo, dichiarando il suo amore per l'eterea Josette, spezza il cuore della strega Angelique. Questa si vendica uccidendo la ragazza e condannando lui alla vita eterna da vampiro sepolto per sempre dentro una bara. Una sepoltura che dura fino al 1972, quando una squadra di sfortunati lavoratori edili si imbatte nella bara e, scoperchiandola, permette a Barnabas di affrontare un mondo totalmente cambiato rispetto a quello in cui aveva vissuto: un mondo in cui abitudini, usi e costumi delle persone sono stati radicalmente rivoluzionati. In questo modo un vampiro, l'essere più strano e pauroso che possa esistere, si ritrova a dover riflettere su una stranezza che, pur affascinandolo, lo spaventa e genera in lui confusione e smarrimento: un vero controsenso. Come straniero in un'epoca per lui nuova, Barnabas ricerca la vecchia casa di famiglia, Collinwood Manor, per ritrovare un posto in cui sentirsi al sicuro ma lo aspetta un palazzo in rovina abitato dai suoi discendenti, tutti fuori dal comune, sopra le righe e con dinamiche relazionali alquanto complicate. L'unica persona in cui Barnabas riconosce uno spirito affine è Elizabeth, colei che cerca a tutti i costi di mantenere alto il nome della famiglia e aiutare Barnabas a integrarsi nel nuovo e disarmante contesto.
DIVENTARE BARNABAS
Il personaggio del vampiro Barnabas Collins fu ideato da Dan Curtis e portato al successo da Jonathan Frid, protagonista della soap opera. Introdotto quasi un anno dopo l'esordio della serie, ha totalmente rivitalizzato gli ascolti tanto che gli sceneggiatori scelsero di puntare su di lui per il dipanarsi della storia, realizzando qualcosa di anomalo e innovativo per i tempi: non era infatti alquanto comune avere come protagonista un vampiro e per di più in fascia pomeridiana, quando anche i bambini erano davanti alla televisione. Per scelta dello stesso Dan Curtis, a prestargli volto al cinema è un istrionico Johnny Depp, che coltivava il sogno di interpretare Barnabas da metà degli anni Duemila, quando aveva già cominciato a pensare a un film tratto da Dark Shadows. Poiché era impossibile allontanare dall'immaginario collettivo l'iconica rappresentazione di Frid, Depp sceglie di modulare il suo Barnabas Collins sulla caratterizzazione già esistente, scegliendo però di portare il suo tratto distintivo nel linguaggio del personaggio, reso più fiorito e colorato in termini di enunciazione, e nell'atteggiamento naturale e impassibile con cui affronta anche la più bizzarra delle evenienze.
A trasformare Depp in Barnabas ha contribuito il lavoro del truccatore Joel Harlow, che ha lavorato attenendosi alle indicazioni dell'attore e del regista Tim Burton. Il pallore del volto di Barnabas si è raggiunto dopo diversi tentativi tesi a rendere bello un "non morto", usando un particolare tipo di pomata realizzata appositamente per ottenere una carnagione quasi di gesso bianco. Al pallore del volto si contrappongono invece i cerchi scuri intorno agli occhi e le guance scavate, utili a ricordarci che in fondo stiamo parlando di un cadavere. Dopo averne definito l'aspetto del volto, Harlow si è concentrato sui particolari dei denti e delle unghia. Le protesi dentarie, realizzate con diverse curvature e lunghezze, ricordano le zanne di un serpente a sonagli e hanno un particolare meccanismo che permette di allungare i canini ogni volta che Johnny Depp apre bocca per parlare. Le unghia, per Burton, erano più che fondamentali: basculanti sulle lunghe e affusolate dita del vampiro, determinano la sua gestualità e il modo in cui Barnabas tocca o prende ogni cosa.
Note
Dopo un’opera di (dis)umanità disturbante (Sweeney Todd) e un’Alice povera di Meraviglie, Burton si abbandona al piacere debordante e allucinato del divertissement. Non c’è nulla da prendere sul serio, in questa storia semplice di amore disperato e legami di sangue che schizza come un’opera d’arte moderna su cornice ottocentesca. La derivazione telefilmica è brillantemente assecondata con un disegno da soap opera. Flower Power su passioni ardenti (consumate su canzoni di Barry White!), sovrumano cameo di Alice Cooper e una ipnotica, tragica Eva Green platinata che tende il suo marcio cuore fluorescente oltre lo schermo.
Trailer
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Commenti (18) vedi tutti
Decisamente mediocre. Si salvano solo le scenografie. Il resto è spazzatura!!! 3 meno
commento di BradyTratto da una vecchia serie horror televisiva nota in America e sconosciuta in Europa, un aspetto che spiega il motivo della sua scarsa notorietà nonostante la fama del regista e del protagonista. Una horror comedy in salsa soap-opera dalle atmosfere da casa stregata di Disneyland con un Deep imbalsamato. Film per dark emo gotic angloamericani.
commento di Mr RossiFilm geniale. Ironico sul genere horror,ma non parodistico. Grandi attori,dai protagonisti ai comprimari. Su tutti Depp,Green e Pfeiffer, con cameo di Alice Cooper. Colonna sonora notevole.Da vedere e rivedere.
commento di DecimoFilm geniale ingiustamente massacrato.
commento di FiestaTim Burton è semplicemente geniale: il mix di grottesco, horror, musica appropriata, effetti speciali è perfetto. L'unico film di vampiri che mi sia piaciuto. Davvero. Voto 8.
commento di IlNinjaDeep distrugge burton, quando deep e presente il film e terrificante ormai e una regola..... peccato
commento di BaccoperbaccoNoia senza fine. Voto 6.
commento di ezzo24Una fantastica Commedia Horror. Consiglio la visione! Voto 8
commento di TranseaA differenza delle critiche negative e tanto altro ritengo che "Dark Shadows" sia uno degli ultimi lavori di Tim Burton più riusciti e interessanti. Un film da non perdere.
leggi la recensione completa di ClintZoneUno dei più sottovalutati del regista, anche se uno dei più divertenti.Questo film non è uno dei suoi lavori più riusciti, ma è comunque una commedia horror molto interessante e prima degli ultimi venti minutini davvero bella e bizzarra come solo Burton poteva farla, anche se dopo ciò tutto sfocia un po' nel caciarone, ma a me va bene cosi.
commento di Utente rimosso (AlexVale)Film americano tipico dei nostri anni, per ragazzini, confezionato per come il pubblico se lo aspetta, con molto fragore, nessuna sorpresa, poca poesia. E' così che il cinema lentamente muore.
commento di bertoltCon questo film Burton sembra un po' tornare alle origini con una commedia macabra il cui stile ricorda Beetlejuice, anche se più raffinata e con una buona dose di effetti speciali e computer grafica in più.
commento di neveFilm carino e divertente, grazie forse più al fantastico cast d'attori che alla regia di Tim Burton, che non riesce più ad essere geniale e frizzante come ai vecchi tempi…
commento di ultrapazUn buon Burton che fa ben sperare per il futuro di un Autore eccelso che ormai viene demolito per moda.
commento di superficie 213Voto al Film : 8
commento di ripley77se devo essere sincera mi aspettavo qualcosa di meglio sul finale anche se dal trailler si capiva chiaramente che genere di film era e dove sarebbe andato a parare… il trio tim barton - johnny depp e Helena Boham Carter risulta sempre buono.
commento di bitta85Un divertentissimo film della coppia Burton-Depp che qui funzionano efficaciemente.Alcune trovate davvero memorabili,infinitamente memorabile Michelle Pfeiffer : bellissima, stupenda,davvero brava!!!
commento di sigourneyrulesUn film piacevole, a tratti divertente, girato con sapienza e con ottimi attori. Qualche "ombra" di americanata, ma può starci. Buona visione!
commento di divemaster