Regia di Jesse Peretz vedi scheda film
Ned finisce in galera per aver venduto marijuana a un poliziotto in divisa: lo aveva intenerito con l’inganno, lamentando una giornata pesante. Uscito di prigione per buona condotta, non ha più un posto dove stare: la fidanzata, hippy coltivatrice di erbe (varie), lo ha rimpiazzato con un altro uomo dal grande cuore sproporzionato al cervello. Torna quindi nelle vite delle sue tre sorelle, apparentemente più “sistemate”: Liz (Emily Mortimer) è sposata a un documentarista pacifista ambientalista, Miranda (Elizabeth Banks) lavora a “Vanity Fair” scrivendo più di creme idratanti che di persone importanti, Natalie (Zooey Deschanel) è un’aspirante comica, lesbica dichiarata ma sessualmente aperta (a tutti). Le ragazze non stanno troppo bene, ma le stranezze e le ingenuità del fratello risolveranno i loro problemi, affettuosamente e accidentalmente. Perché il film di Jesse Peretz è una commedia lieve sulla ricerca - possibile - di un posto nel mondo. Anche con le disastrose premesse incarnate da Paul Rudd: ottuso ma gentile, rustico ma pacioso, patologicamente sincero, è l’anima e il corpo di un’opera garbata e ottimista. Mentre inciampa nelle complicazioni sentimentali e professionali della variegata famiglia, accompagnato da canzoncine ad hoc, realizza un paradosso concettuale: imbastire un film brillante attorno a un personaggio che non “brilla”. Eppure è un cuore pulsante di entusiasmo, offerto senza remore all’umanità tutta.
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