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Quell'idiota di nostro fratello

Regia di Jesse Peretz vedi scheda film

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La recensione su Quell'idiota di nostro fratello

di zombi
8 stelle

commedia americana. alla sua uscita nei cinema l'avevo snobbato, probabilmente per il titolo e anche per la presenza di paul rudd. un attore che mi aveva convinto di fare solo sciocchezzuole. la tv(sky)aiuta a recuperare ciò che pigramente, scioccamente e a volte insensatamente si decide di non andare a vedere(a volte anche economicamente, visto quanto costa un biglietto del cinema). ned vive con la fidanzata e commercia al mercato i prodotti della terra da loro coltivati. viene arrestato perchè un poliziotto gli chiede dell'erba "per superare una dura giornata" e ned gliela da. quando esce di galera torna dalla sua fidanzata, ma lei lo ha cacciato di casa, dall'attività e neanche gli rivuole dare obi wan kenobi, l'adorato cane. comincia un peregrinaggio dalla casa materna a quella delle tre sorelle, tutte ricettacolo di una qualche nevrosi. proprio una bella commedia che ha rilassato la mente e assolto i suoi porci doveri di intrattenimento. in più, ripensandoci(per fortuna il giorno dopo), si realizza di come sia un tantinello più di una semplice commediola carina alla sundance film festival con musiche folk-rock indie low-fi. ned, a cui va tutto e sempre bene, che non si arrabbia mai, ricorda tremendamente il ned flanders simpsoniano, in quella meravigliosa puntata in cui si scopre chi erano i suoi genitori e il perchè del suo essere così com'è. il ned di peretz è un quarantenne che a tutti da l'idea di essere un pò toccatino perchè ha questa straniante teoria che bisogna dare fiducia al prossimo. tanto da far tenere soldi ad uno sconosciuto sulla metropolitana in una scena tra il docu-fiction e lo slapstick, in cui tutti i passeggeri della carrozza si guardano di soppiatto, guardano il ragazzo con in mano il malloppo e guardano questo idiota che ha fatto quella cazzata. ned assomiglia alla madre, una donna che vive sola, presumibilmente vedova, e che vede riunita la famiglia un giorno alla settimana per il pranzo domenicale. essendo stata cacciato di casa dalla fidanzata, una hippy tanto fintamente integralista, quanto stronza, che non ha mai sopportato il cane, ma che non vuole restituirglielo perchè dice che sta meglio lì dov'è, è costretto per i controlli anti-droga ad avere una fissa dimora e per questo gira le case delle tre sorelle senza però successo. messo alla porta per colpa della sua disarmante e autistica schiettezza e sincerità che a tutte a turno sembra rovinare la vita, salvo poi reindirizzarle in un verso in cui finalmente le faccia davvero essere felici. certo il lieto fine arriva immancabile, ma non stona come avrebbe stonato altrimenti. e arriva non prima di aver svelato il lato oscuro di ned in una scena familiare dei mimi, in cui ned finalmente s'incazza e sbotta. è una scena che aspettavo, che gli auguravo, ma per la quale poi prontamente ned si scusa. il cast è ottimo. per un film canonico da 90 minuti, riesce a garantire un buon delineamento dei personaggi rendendo apprezzabili anche le apparizioni minori come per esempio omar, l'agente che lo deve seguire nel suo reinserimento in società dopo l'arresto. shirley knight è la mamma, donna che sembra aver sollevato le braccia ed essersi arresa dopo anni di sofferenza e insoddisfazioni. emily mortimer è sposata con un bieco artistoide dedito all'adulterio che crescono il figlio più grande con valori alti e new age, proibendogli di vedere qualsiasi cosa sul computer(film violenti come "la pantera rosa") o proibendogli più semplicemente di fare ciò che vuole fare. elizabeth banks è la giornalista arrampicatrice che ha tra le mani il colpaccio della carriera, dopo anni di gavetta a scrivere di creme idratanti e zooey deschanel è la lesbica dichiarata che vive in una comune in un loft e fa la stand up comedian nei localini-ini-ini del quartiere. bravi attori ben diretti, il minimo di storia e di approfondimento psicologico tanto da rendere il film sopportabile e interessante e situazioni assurde che lo rendano divertente e irritante subito dopo. proprio una serata gustosa. ah bè si, ned è paul rudd e da ora lo amo!(anche se già lo avevo amato, professore dispensatore di libri in "noi siamo infinito").

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