Regia di Frank Capra vedi scheda film
Fatto eleggere senatore dal losco magnate Taylor (Arnold) per incrementare la propria ingerenza in senato, l'ingenuo Jefferson Smith (un ciclopico James Stewart) cerca di ricoprire la propria carica politica secondo i principi di Lincoln e Washington. Ma davanti alle sue donchisciottesche imprese, gli altri senatori controllati da Taylor tentano l'impeachment di Smith. Quest'ultimo, dopo un'arringa al limite delle forze umane, riuscirà a fare luce sul complotto ai suoi danni.
A metà tra commedia e melodramma, Mr.Smith va a Washington rappresenta il manifesto dell'ideologia di Capra, permeata di un ottimismo populista "che puntava sull'antiintellettualismo, l'antiburocrazia governativa, il self-help, la piccola comunità, il raggiungimento del benessere e della felicità quotidiana" (Zagarrio). Centralissimo il ruolo di Jane Arthur, vera deus-ex-machina dell'intera vicenda. Oscar come migliore sceneggiatura a Lewis Foster.
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